Fatto increscioso

Lucca, infermiera trova un biglietto nella posta: "Ci porti il Covid"

"E' stata come una pugnalata alla schiena, mi sono sentita trattata come un'untrice", ha raccontato la donna che ha denunciato il fatto

22 Apr 2020 - 17:33
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"Ci porti il Covid". Questo è il messaggio che un'infermiera del reparto di malattie infettive dell'ospedale San Luca di Lucca, ha trovato nella cassetta delle lettere della propria abitazione. Secondo la donna, che ha denunciato il fatto, il biglietto sarebbe stato recapitato dai vicini di casa. 

"Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini. Grazie", c'era scritto sul biglietto. "Quando l’ho letto è stato come una pugnalata alla schiena, mi sono sentita tradita, intimidita, trattata come gli untori. Da quanto ero depressa non mi sono neppure arrabbiata. Però, poi, ho deciso che era mio dovere fare qualcosa e ho chiamato i carabinieri", ha raccontato la donna a Il Corriere.

Un fatto "vergognoso" lo ha definito Stefano Baccelli, consigliere regionale del Pd. "Chi come l'infermiera - ha scritto Baccelli - con professionalità e dedizione, mettendo a rischio la propria salute e la propria vita, porta avanti ogni giorno nelle corsie dei nostri ospedali una dura battaglia per curare i pazienti affetti da Covid-19 andrebbe solo ringraziato e sostenuto in ogni modo possibile. Ferisce, invece, sapere che in questa emergenza sanitaria in cui tutti noi siamo esposti e coinvolti ci sia chi trova spazio e tempo per compiere azioni vili e vergognose come questa".

Coronavirus, dal "paziente 1" di Codogno a oggi: i fatti principali e le immagini simbolo

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© Ansa  | Il 21 febbraio viene "blindato" l'ospedale di Codogno dopo la scoperta del "paziente 1". Mattia, 38 anni, il 16 febbraio era stato nel nosocomio per una lieve polmonite ed era stato dimesso. Il 19 il peggioramento, il ricovero e il tampone, risultato positivo.© Ansa  | Il 21 febbraio viene "blindato" l'ospedale di Codogno dopo la scoperta del "paziente 1". Mattia, 38 anni, il 16 febbraio era stato nel nosocomio per una lieve polmonite ed era stato dimesso. Il 19 il peggioramento, il ricovero e il tampone, risultato positivo.© Ansa  | Il 21 febbraio viene "blindato" l'ospedale di Codogno dopo la scoperta del "paziente 1". Mattia, 38 anni, il 16 febbraio era stato nel nosocomio per una lieve polmonite ed era stato dimesso. Il 19 il peggioramento, il ricovero e il tampone, risultato positivo.© Ansa  | Il 21 febbraio viene "blindato" l'ospedale di Codogno dopo la scoperta del "paziente 1". Mattia, 38 anni, il 16 febbraio era stato nel nosocomio per una lieve polmonite ed era stato dimesso. Il 19 il peggioramento, il ricovero e il tampone, risultato positivo.

© Ansa | Il 21 febbraio viene "blindato" l'ospedale di Codogno dopo la scoperta del "paziente 1". Mattia, 38 anni, il 16 febbraio era stato nel nosocomio per una lieve polmonite ed era stato dimesso. Il 19 il peggioramento, il ricovero e il tampone, risultato positivo.

© Ansa | Il 21 febbraio viene "blindato" l'ospedale di Codogno dopo la scoperta del "paziente 1". Mattia, 38 anni, il 16 febbraio era stato nel nosocomio per una lieve polmonite ed era stato dimesso. Il 19 il peggioramento, il ricovero e il tampone, risultato positivo.

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