a orbassano

Torino, gli tolgono lo smartphone: 15enne in ospedale per crisi d'astinenza

Il giovane fu portato al pronto soccorso in stato di agitazione psicomotoria severa dopo che i genitori gli avevano tolto il cellulare

31 Mag 2025 - 20:06

È finito al pronto soccorso in stato di agitazione psicomotoria severa dopo che i genitori gli avevano tolto il cellulare. È accaduto a un quindicenne portato all'ospedale San Luigi di Orbassano, nel Torinese, e trattato con terapie ansiolitiche intramuscolari ed endovenose. "Quando è arrivato in pronto soccorso presentava esattamente gli stessi sintomi di una persona in crisi di astinenza da sostanze. Peccato che, a mancargli in modo psicotropo, fosse lo smartphone", ha raccontato il professor Gianluca Rosso, medico chirurgo, psichiatra e docente di psichiatria all'Università di Torino, che era di guardia al momento dell'arrivo del ragazzo in accettazione e che ha raccontato a margine di un incontro l'episodio, accaduto circa due anni fa.

Il giovane sarebbe andato in escandescenza dopo che i genitori, esasperati dall'uso continuo del telefono, avevano deciso di toglierglielo. "Un gesto che ha scatenato in lui una reazione, di fatto, omologa a quella di ogni tossicodipendente in carenza", ha racconta Rosso al Corriere di Torino. Secondo il medico, "l'utilizzo dello smartphone crea un legame con l'oggetto molto simile a quello ottenuto da altre sostanze d'abuso come alcol, sigarette e stupefacenti. Tutte portano a uno stimolo continuo del sistema dopaminergico, al quale il cervello si abitua e del quale poi sente la necessità".

Il ragazzo, superata la crisi, fu poi stato rimandato a casa. "Possiamo indicare il ricovero solo per condizioni psichiatriche associate alle dipendenze - conclude Rosso -. Non per la dipendenza in sé, che viene invece presa in carico dai Serd, i servizi pubblici per le dipendenze patologiche". 

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