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Torino, gruppo di antagonisti assalta una Volante davanti alla questura | Mattarella chiama il capo della polizia: "Solidarietà agli agenti aggrediti"

Un agente è rimasto lievemente ferito. Piantedosi: "Violenza inaccettabile". Gli anarchici volevano liberare un migrante che doveva essere trasferito in un centro di espulsione

A Torino, davanti alla questura, un gruppo formato da circa 50 autonomi dei centri sociali ha circondato un'auto della polizia per liberare un uomo di origini marocchine che doveva essere accompagnato in un centro di rimpatrio per essere estradato.

Alcuni hanno cercato di aprire le portiere dell'auto e preso a calci e pugni la volante. Gli antagonisti si sono spostati in corteo, danneggiando alcune auto in transito. Un agente è rimasto lievemente ferito, fermate quattro persone.

Fotogallery - Pattuglia di polizia assaltata dagli antagonisti a Torino

 

Torino, gruppo di antagonisti assalta una Volante davanti alla questura | Mattarella chiama il capo della polizia: "Solidarietà agli agenti aggrediti" - foto 1
Tgcom24

 

Mattarella chiama il capo della polizia

 Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato il capo della polizia per essere informato di quanto avvenuto e per esprimere solidarietà agli agenti della pattuglia aggredita a Torino. E' quanto riferito in una nota del suo ufficio stampa. Mattarella ha inoltre ribadito fiducia e vicinanza nei confronti della Polizia. Subito dopo il presidente ha sentito il ministro Piantedosi. 

 

Piantedosi: "Agenti sottoposti a clima di veleno e sospetto"

 A Torino c'è stato un "inaccettabile atto di violenza" nei confronti della polizia, "sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposte in questi giorni le forze dell'ordine e la polizia, a cui va la mia solidarietà e vicinanza", ha fatto sapere il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Come ministro, ha aggiunto, "mi prodigherò in ogni sede per affermare la dignità e l'onore di servitori dello Stato che quotidianamente, anche mettendo a rischio la loro incolumità, concorrono ad affermare i valori di libertà e democrazia".

 

 

La protesta davanti alla questura

 Con il loro blitz gli antagonisti cercavano di liberare uno straniero, fermato martedì sera alla periferia di Torino dove aveva imbrattato con scritte ingiuriose le pareti del sottopasso di corso Grosseto, e accusato di danneggiamento. La protesta si è concentrata davanti alla questura, nel centro cittadino. Quando dal cortile è uscita l'auto della polizia con il marocchino a bordo, un folto gruppo di antagonisti l'ha bloccata e colpita. Momenti di grande tensione con l'intervento di altri agenti che hanno riaccompagnato l'uomo negli uffici della questura, fermato alcuni manifestanti e allontanato gli altri.

 

Auto danneggiate vicino alla stazione di Porta Susa

 La protesta degli antagonisti si è poi spostata nella vicina piazza XVIII dicembre, davanti alla stazione ferroviaria di Porta Susa, dove alcune auto in transito sono state colpite e danneggiate dai manifestanti. Poi gli autonomi e anarchici - una trentina in tutto - si sono diretti nuovamente verso la questura, dove hanno acceso fumogeni, srotolato uno striscione con la scritta "Fuoco alle galere e al Cpr" e urlato slogan contro la polizia. Dall'assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca, arriva "solidarietà all'agente ferito e ai cittadini torinesi rimasti ostaggio di militanti anarchici che disprezzano le leggi e la convivenza civile. Dialogare con i centri sociali antagonisti è una futile perdita di tempo", aggiunge Ricca, riferendosi alla recente delibera del Comune di Torino per un progetto di co-progettazione nel centro sociale torinese Askatasuna.

 

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