persone scese in strada

L'Irpinia trema ancora, terremoto ad Avellino: scossa di magnitudo 4.0

Il nuovo sisma, dopo quello di venerdì, è stato nettamente avvertito dalla popolazione anche nelle province di Napoli, Salerno e Benevento. La Protezione civile: "Nessun danno"

26 Ott 2025 - 00:26

A meno di un mese dall'anniversario del terremoto che nel 1980 devastò interi paesi provocando la morte di migliaia di persone, torna la paura in Irpinia. Una scossa di magnitudo 4.0, secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si è verificata sabato sera con epicentro a un chilometro di distanza da Montefredane, in provincia di Avellino, e a una profondità di 14 chilometri. Si tratta di una nuova scossa dopo il sisma di venerdì. Dopo la prima, sono seguite altre due scosse: una di magnitudo 2.0 e una di magnitudo 2.4. Il terremoto è stato nettamente avvertito dalla popolazione anche nelle province di Napoli, Salerno e Benevento. 

Protezione civile: "Nessun danno"

 Diverse persone sono scese in strada nel centro di Avellino e in diversi Comuni dell'Irpinia. Ai centralini dei vigili del fuoco sono arrivate centinaia di telefonate di persone che chiedevano informazioni. Il capo della Protezione civile della Campania, Italo Giulivo, e il capo dei vigili del fuoco di Avellino, Mario Bellizzi hanno sottolineato che non si registrano danni particolari.

Sindaco di Montefredane: "Cittadini preoccupati e spaventati"

 La gente è preoccupata e spaventata, da venerdì le scosse non si fermano". Lo ha detto il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, dopo un sopralluogo nelle contrade del Paese, che conta circa 1.200 abitanti, e dopo la scossa che ha avuto come epicentro proprio il suo Comune, nella località di Bosco Magliano. "Non ci sono crolli e al momento non abbiamo segnalazioni di danni - ha assicurato - ma la situazione resta preoccupante". Anche a Mercogliano c'è molta paura. Numerosi cittadini sono scesi in strada e hanno annunciato al sindaco Vittorio D'Alessio di voler passare la notte fuori dalle proprie abitazioni. Il primo cittadino ha così disposto che la sede locale delle Misericordie sia allestita come centro per ospitare chi non se la sente di rientrare in casa. 

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