esercizio abusivo di professione

Tac in ospedale alla gatta, quattro indagati ad Aosta | "Scavalcati due pazienti"

Chiusa l'inchiesta sul personale medico in servizio durante gli accertamenti sull'animale domestico del dottor Gianluca Fanelli: coinvolti due medici e due tecniche

16 Mag 2025 - 14:54
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La procura di Aosta ha chiuso l'inchiesta sul personale medico in servizio quando, a gennaio, la gatta del dottor Gianluca Fanelli fu sottoposta a Tac all'ospedale regionale Parini. Fanelli, responsabile della struttura semplice di Radiologia e neuroradiologia interventistica del nosocomio, è il marito della senatrice Nicoletta Spelgatti (Lega).

Con Massimiliano Natrella, primario di Radiologia, Giulia Sammaritani, tecnica di radiologia, figlia del consigliere regionale Paolo Sammaritani (Lega), il medico è indagato per indebita destinazione di denaro o cose mobili, esercizio abusivo di professione, truffa allo Stato per timbrature non correlate, interruzione di pubblico servizio; accusa, quest'ultima, mossa anche a un'altra tecnica.

Secondo le indagini dei carabinieri dei Nas di Aosta, gli esami Tac di due pazienti presi in carico dal pronto soccorso dell'ospedale regionale Parini di Aosta erano stati ritardati la sera del 20 gennaio scorso a causa dell'accertamento diagnostico a cui era stata sottoposta la gatta. Il dottor Gianluca Fanelli, invece, aveva riferito che i fatti risalivano al 27 gennaio.

Questa presunta condotta ha portato all'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio. Secondo gli inquirenti quella sera, verso le 20, il dottor Fanelli era andato nel reparto di Radiologia per sottoporre a Tac la sua gatta, ferita dopo una caduta. Durante l'esame sull'animale era presente anche la tecnica di laboratorio Giulia Sammaritani.

Sempre in base alle indagini, la mattina dello stesso giorno il dottor Fanelli aveva portato la sua gatta da un veterinario: il professionista gli aveva detto che non era stata necessaria la Tac e che l'animale non si trovava in condizioni preoccupanti. Per la procura, quella mattina Fanelli aveva timbrato la propria presenza in reparto e quindi avrebbe dovuto essere al lavoro, e non dal veterinario, come invece il primario Massimiliano Natrella aveva poi certificato.

Da ciò scaturisce l'ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato per timbrature non correlate. Nel pomeriggio del giorno seguente, il 21 gennaio, il dottor Fanelli, sempre secondo gli inquirenti, aveva poi sottoposto la gatta a un drenaggio, alla presenza anche del suo superiore, il dottor Natrella. In base a quanto hanno appurato dalla procura, l'esame Tac era stato registrato su una macchina e la tecnica di radiologia Denise Barone aveva poi cercato di cancellare queste immagini. La vicenda, emersa nei primi giorni di febbraio, aveva avuto un risalto anche sui media internazionali. L'azienda Usl della Valle d'Aosta aveva aperto un'istruttoria di valutazione.

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