Sui mezzi pubblici senza mascherina: multe per 81mila euro
I carabinieri dei Nas sono intervenuti su 3.085 veicoli e hanno accertato 203 violazioni. Il 15% è stato compiuto da minori
Indossare la mascherina Ffp2 sui mezzi di trasporto pubblici è ancora un obbligo, anche se a guardare la situazione su metro e autobus per molti non sembrerebbe affatto così.
Lo conferma l'esito di un'operazione compiuta dai carabinieri dei Nas su base nazionale per verificare l'osservanza dell'obbligo. Su oltre 3mila veicoli controllati sono state 203 le violazioni accertate per un ammontare delle multe pari a 81mila euro.
Milano dice addio alle mascherine all'aperto: in centro i ragazzi tornano a guardarsi in faccia
La giornata di oggi in cui si tolgono le mascherine all'aperto "la vedo come l'inizio della fine di questa maledetta epidemia, la vedo come messaggio che deve raggiungere ai nostri cittadini di grande speranza e la vedo come un momento in cui finalmente l`impegno delle nostre strutture e dei nostri cittadini che si sono sottoposti alla vaccinazione trova finalmente una risposta". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. E a Milano il centro si è finalmente popolato di ragazzi che possono camminare senza le mascherine e potersi finalmente guardare in faccia.
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L'operazione - Nello specifico, gli interventi, condotti in collaborazione con i Carabinieri dell'Arma territoriale, hanno riguardato 3.058 veicoli adibiti al trasporto, tra autobus urbani ed extraurbani (65%), metropolitane (12%), collegamenti ferroviari locali e di navigazione (23%). In totale, sono stati controllati oltre 30 mila utenti.
Le violazioni - A essere stati sanzionati non sono stati solo gli utenti, ma anche diversi autisti, sorpresi a bordo privi di mascherina Ffp2. Nello specifico, delle 203 violazioni accertate, 11 hanno riguardato autisti o guidatori di mezzi, mentre 31 hanno interessato utenti minorenni, pari al 15% delle persone sanzionate.
Gli obiettivi - L'operazione è stata condotta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute d'intesa con il ministero della Salute "allo scopo di tutelare - si legge sulla nota dei militari - la salute degli utenti, anche in considerazione della ripresa delle attività lavorative e dell'attuale situazione epidemiologica".
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