Sparo a Capodanno, sulla pistola di Pozzolo il Dna del figlio del caposcorta del sottosegretario Delmastro
Gli esami sulla terza traccia isolata hanno rivelato l'identità della terza persona che ha toccato l'arma. Il figlio di Pablito Morello aveva subito chiarito di aver preso il mini-revolver dopo lo sparo
E' il figlio del caposcorta di Delmastro la terza persona che ha toccato la pistola dello sparo alla festa di Capodanno a Rosazza (Biella).
L'arma da cui è partito il colpo che ha ferito Luca Campana, 31 anni, è di proprietà del deputato di Fratelli d'Italia Emanuele Pozzolo e a rivelare il terzo coinvolgimento nell'intricata vicenda sono gli esami del Dna sulle tre tracce isolate dai Ris di Parma.
Di Pozzolo e di Pablito Morello le prime due tracce
La prima traccia individuata era di Pozzolo in quanto proprietario, che l'aveva portata a Rosazza quando ormai la festa di Capodanno stava per finire. Ma anche Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario andrea Delmastro, ha ammesso di aver toccato il mini revolver per metterlo in sicurezza dopo che era partito lo sparo.
Il figlio di Pablito: "Ho preso la pistola dopo lo sparo"
E adesso spunta una terza traccia, quella del figlio di Pablito e cognato del ferito: era stato sentito in un secondo momento in Procura e aveva subito chiarito di aver preso l'arma dopo lo sparo per "consegnarla nelle mani di mio papà", il quale l'aveva poi sistemata su una mensola. Sempre Morello figlio aveva sottolineato di averla presa dalle mani di Pozzolo. Si attendono ora le analisi balistiche ordinate dalla Procura di Biella per avere l'esatta ricostruzione della dinamica di quanto avvenuto quella notte.
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