Matteo Messina Denaro, Don Izzo: "Ho rinunciato alla messa per prudenza pastorale"

Aveva deciso di celebrare una messa in suffraggio di Matteo Messina Denaro, poi il passo indietro dopo le polemiche di molti fedeli indignati e non solo. Don Tommaso Izzo, parroco della chiesa "Santissima Annunziata" di Casalnuovo di Napoli non immaginava tante polemiche e ai microfoni di "Mattino Cinque News" spiega di aver deciso di annullare quanto precedentemente annunciato per "prudenza pastorale". 

Il parroco, però, ci tiene a difendere il suo ruolo e il compito di "curare l'anima". "Il suffraggio, la pregiera si eleva per quei defunti siano essi mafiosi o meno, tutti", considera il prete a Canale 5. "Suffraggio non vuol dire apologia delle azioni - continua Don Izzo - anzi proprio la supplica. Ciò vuol dire che lui è stato criminale e quindi chiede la supplica di misericordia". Questo perché per il parrocco di Casalnuovo di Napoli "la chiesa accoglie i peccatori". 

Le esequie di Matteo Messina Denaro, il boss morto nel reparto detenuti dell'ospedale dell'Aquila, si sono svolte in forma strettamente privata. La salma dell'ex capomafia latitante è arrivata al cimitero di Castelvetrano (Trapani) intorno alle 8 del mattino. Il carro funebre, partito nella serata di martedì dall'Abruzzo, è giunto al camposanto da strade laterali, senza passare dal centro città, scortato dalla polizia. Dietro tre auto di parenti. Il  questore di Trapani Salvatore La Rosa ha vietato i funerali pubblici. Fotografi e giornalisti, assiepati, sono stati tenuti a distanza dalle forze dell'ordine, disposte a presidiare l'ingresso del cimitero.

Il 16 gennaio, giorno del suo arresto, i carabinieri del Ros avevano trovato gli appunti del boss nel covo di Campobello di Mazara dove in un pizzino Matteo Messina Denaro aveva espresso le sue volonta: "Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato".