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Mare Jonio, card. Montenegro: "Fate scendere i migranti" | L'Ong Mediterranea: "O un porto sicuro o parte la denuncia"

In una mail al Centro di coordinamento marittimo italiano lʼOng chiede un porto sicuro di sbarco per le 34 persone a bordo. Zingaretti: "Queste cose non vogliamo più vederle. Fate scendere subito questi esseri umani"

Mare Jonio, card. Montenegro:
ansa

"Per favore, fate scendere i migranti della Mare Jonio".

A lanciare l'appello è il cardinale arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro. "Si tratta di una situazione umanitaria gravissima" e "assistiamo a una forma ingiustificata di durezza nei confronti delle altre 34 persone che sono rimaste a bordo", ha spiegato il cardinale. "Facciamo appello alle autorità competenti affinché al più presto si decidano di permettere alla Mare Jonio di attraccare". Appello condivisio appieno dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che twitta: "Queste cose non vogliamo più vederle. Non è umano. Fate scendere subito questi esseri umani".

Anche l'Ong Mediterranea è intervenuta per sollecitare le istituzioni, chiedendo un porto sicuro di sbarco. "Fate scendere i 34 della Mare Jonio o partirà una denuncia" scrivono in una mail indirizzata al Centro di coordinamento marittimo italiano. L'Ong chiarisce come le persone a bordo si trovino in condizioni psicofisiche "di estrema vulnerabilità a causa dei loro tragici vissuti e delle violenze subite in Libia". Da Mediterranea ricordano come la situazione dei migranti sia stata aggravata dalla morte di sei compagni di viaggio.   
 
Per i 34 naufraghi si tratta della terza notte sull'imbarcazione a tredici miglia da Lampedusa. "Il coordinamento delle operazioni di salvataggio ricade sullo stato che per primo ha ricevuto notizia di persone in pericolo in mare - scrivono nella mail gli operatori di Mediterranea - chiediamo con forza che le istituzioni italiane non continuino in questa violazione dei diritti e che prevalga, dopo mesi di cattiveria gratuita, il rispetto delle persone e delle leggi, ribadendo che in caso contrario siamo pronti a denunciare questi comportamenti in tutte le sedi competenti".