Selfie estremi, Fabio Rovazzi intervista due atleti dell’autoscatto: "Per noi è come stare a casa sul divano"
Le Iene raccontano il fenomeno che nell’ultimo anno ha fatto centinaia di morti. I ragazzi: "Saliamo anche fino a 60 piani"
Debutto da Iena per Fabio Rovazzi: il cantante, famoso per i suoi tormentoni, ha indossato qualche mese fa la camicia bianca e la cravatta nera per un’intervista esclusiva a due "atleti del selfie", giovani che girano il mondo alla ricerca di autoscatti estremi. Quello delle foto in circostanze pericolose è un fenomeno che dal 2011 in poi ha causato ha causato 259 vittime. L’ultimo a Milano: un ragazzino di 15 anni, morto dopo essere caduto in un condotto di aerazione alto 25 metri. L’adolescente si era arrampicato per realizzare un selfie con lo skyline cittadino.
Come questo ci sono molti casi ma il boom si registra in India. Una moda che ha dato l'idea ai due ragazzi per farne un vero e proprio lavoro. I due atleti dell’autoscatto violano continuamente la legge. Eludono la sicurezza dei grattacieli per dirigersi sui tetti, sfidano il pericolo e dicono: "Saliamo anche fino a 60 piani, per noi è come stare a casa sul divano". Per Le Iene, Rovazzi li accompagna a Dubai verso una sfida a 250 metri d'altezza. Le immagini sono da brividi: in piedi su un cornicione con un selfie stick in mano. Loro però precisano: “Noi siamo professionisti. Non imitateci”.
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