VERSO IL RITORNO IN CLASSE

Scuola, via alla distribuzione dei nuovi banchi dal 7 settembre | Arcuri: pronte 11 milioni di mascherine al giorno

Sono previste sanzioni per quelle imprese vincitrici del bando che dovessero sforare i tempi di consegna, fissati per la fine di ottobre

20 Ago 2020 - 01:00
 © Ansa

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Comincerà tra il 7 e l'8 settembre la distribuzione dei nuovi banchi monoposto nelle scuole che li hanno richiesti nelle varie regioni, in vista del ritorno in classe con le disposizioni anti-Covid. Entro la fine di ottobre si completerà la consegna dei banchi, prodotti dalle imprese vincitrici del bando. Il Cts valuta la possibilità di un uso continuo delle mascherine per gli studenti. Arcuri: "Saranno distribuite 11 milioni di mascherine al giorno".

Sono inoltre previste sanzioni per quelle imprese vincitrici del bando che dovessero sforare i tempi di consegna alle scuole. Al bando indetto dal Commissario per l'Emergenza, vinto da 11 imprese tra quelle italiane e straniere, erano state presentate 14 offerte. Alcune di queste ultime non sono state accettate, vista l'offerta di produzione di un numero relativamente basso di banchi che si attestava su qualche migliaio di pezzi.

Ancora da chiarire altri aspetti per il ritorno degli studenti in classi. L'orientamento del Comitato tecnico scientifico è, ad esempio, per un uso esteso delle mascherine. Lo ha affermato il coordinatore Agostino Miozzo a SkyTg24. "Questa malattia ha imposto tre pilastri: il distanziamento, l'uso della mascherina e l'igiene. Sono indiscutibili e saranno validi per il mondo scolastico. Poi ci saranno condizioni particolari, come l'uso se c'è un ragazzo non udente in classe, l'interrogazione, momenti del contesto locale che saranno valutati". Domenico Arcuri, nel corso della riunione sulla distribuzione dei nuovi banchi, ha confermato che saranno distribuite "11 milioni di mascherine gratuite al giorno alla totalità delle scuole del Paese".

Dopo le polemiche sull'eventuale isolamento di un alunno risultato positivo al coronavirus, Miozzo ha spiegato: "E' sicuro che ci saranno dei casi nelle scuole. Se si dovesse verificare un caso non vorrà dire chiudere le scuole, vorrà dire esaminare il contesto di volta in volta e, se necessario, mettere in quarantena una classe o l'intera scuola: questo sarà discusso di volta in volta con le autorità sanitarie locali".

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