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Scuola, prof colpita dai pallini: "Abbassati i voti agli studenti coinvolti"

Accolto l'invito del ministro dell'Istruzione alla dirigente scolastica di "riconvocare il consiglio di classe" e modificare "le decisioni prese" sui ragazzi, promossi in un primo momento con il nove in condotta

Scuola, prof colpita dai pallini: "Abbassati i voti agli studenti coinvolti"  - foto 1
Ansa

Dopo la richiesta di rivedere le decisioni prese dalla scuola sugli studenti di Rovigo che hanno sparato pallini di plastica contro un'insegnante, da parte del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, sembra essere giunto a conclusione il caso dei ragazzi, che sono stati promossi con il 9 in condotta.

Il Consiglio di classe dell'Istituto Viola Marchesini di Rovigo ha stabilito che i voti in condotta degli studenti sono abbassati a un 7 e a tre 6. In particolare, allo studente che aveva preso 9 in condotta è stato attribuito un 7 mentre agli altri che avevano avuto 8 in condotta, il consiglio di classe ha dato 6.

 

La preside aveva promesso una "rivalutazione"

 "Ha parlato il ministro - aveva detto Isabella Sgarbi, la dirigente dell'istituto coinvolto nel caso, il "Viola Marchesini" di Rovigo -, ora riconvocheremo il Consiglio di classe per riflettere e rivalutare la situazione". 

 

"Lo Stato sarà parte civile nei casi di aggressione agli insegnanti"

 Intervenendo al Congresso nazionale Confsal, Valditara ha anche annunciato che "lo Stato si costituirà parte civile negli episodi gravi di aggressione a docenti" e ha spiegato: "Dobbiamo lavorare per ridare autorevolezza ai docenti, per ridare dignità al mondo della scuola. E' un passaggio fondamentale per la nostra società. Senza rimettere al centro del nostro sviluppo la scuola, noi non abbiamo futuro. Dobbiamo essere consapevoli che l'insegnamento è il lavoro più bello del mondo perché dà un futuro ai nostri giovani. Da qui l'impegno sul contratto con 100 milioni in più per alzare gli stipendi. Ridare dignità vuol dire estendere l'assicurazione contro gli infortuni a un milione e 200mila lavoratori che erano discriminati". 

 

Già 10 richieste all'Avvocatura da prof aggrediti

 Dopo che l'Avvocatura dello Stato "è stata messa a servizio dei professori aggrediti", ha spiegato ancora il ministro, "è arrivata già una decina di richieste". Valditara chiarisce: "Ridare dignità ai docenti significa anche proteggerli. E' assolutamente ingiusto che chi è stato aggredito debba pagarsi le spese legali e lo Stato deve essere accanto a chi è aggredito. Di qui la decisione, per i casi gravi, di costituirsi con lo Stato che chiede un risarcimento. Faccio riferimento in particolare agli adulti, in tanti casi sono genitori, questo significa che si è rotta l'alleanza per la scuola che è invece interessi di tutti che ci sia. Alcuni casi gravi non devono farci condizionare, comunque la famiglia e i ragazzi italiani hanno gli anticorpi per rispondere in modo positivo. La stragrande maggioranza dei nostri ragazzi vogliono un futuro di gioia e realizzazione, sfatiamo alcuni pregiudizi e ricordiamo che rispettare il docente è anche usare responsabilmente il cellulare". 

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