Scagni, uccise la sorella Alice: in appello confermata la condanna a 24 anni
I giudici ribadiscono quanto deciso in primo grado, quando era stata riconosciuta la semi infermità dell'imputato
E' stata confermata in appello la condanna di Alberto Scagni a 24 anni e sei mesi per l'omicidio della sorella Alice.
Il delitto risale al primo maggio del 2022, a Genova. I giudici della corte d'assise d'appello ribadiscono quindi quanto deciso in primo grado, quando era stata riconosciuta la semi infermità dell'imputato. Nella sua requisitoria, la pubblica accusa aveva chiesto l'ergastolo per il 42enne che era stato trasferito a febbraio nel carcere di Torino dopo essere stato picchiato a sangue da due compagni di cella nell'istituto penitenziario di Sanremo.
Il caso
Alberto Scagni si era piazzato sotto casa di Alice e quando lei era scesa in strada con il cane l'aveva colpita con un coltello che si era portato da casa. Gli agenti delle volanti lo avevano arrestato poco distante. Nei giorni scorsi il giudice Carla Pastorini ha accolto la richiesta di archiviazione del procedimento bis, quello sulle presunte omissioni di due poliziotti e della dottoressa del dipartimento di Salute mentale della Asl3. Per la Procura tutti e tre avrebbero agito correttamente, mentre per i familiari avrebbero sottovalutato il pericolo.
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