Covid, in Sardegna verso una nuova ordinanza per i test sugli arrivi
La vicepresidente Zedda si appresta a ripristinare i controlli in porti e aeroporti: "Serve una stretta, la prevenzione deve continuare"
La Sardegna si appresta a ripristinare i controlli agli arrivi, in porti e aeroporti. Intervistata al Tg4 la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda ha anticipato la nuova misura. "Serve una stretta, pur senza ricorrere a estremismi perché la nostra è una Regione che punta sul turismo - ha spiegato Zedda - ma la prevenzione deve continuare.
"Servirebbe un'azione corale nazionale" - "Anche il nostro presidente Christian Solinas - ha chiarito la Zedda - sta quindi pensando a un provvedimento per intensificare i controlli e ripartire con i tamponi anti-Covid negli scali". Alla domanda se si pensi quindi a un'ordinanza sul modello della Sicilia di Nello Musumeci, la vicepresidente ha risposto: "Sì, anche se sarebbe importante un'azione corale nazionale, ci deve essere una presa d'atto da parte di tutti per avere un comportamento unitario".
In Sicilia il tampone è obbligatorio per chi arriva da Malta o chi vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti, secondo l'ordinanza del presidente che ha prorogato la "zona rossa" a Mazzarino e istituito quella a Riesi, in provincia di Caltanissetta. Le stesse misure di prevenzione sono già previste da una precedente ordinanza regionale per chi proviene da Spagna e Portogallo e, come disposto a livello nazionale, dai Paesi extra europei India, Brasile, Bangladesh e Sri Lanka.
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