Una ventina di ricoverati negli ospedali della zona, l'Asl ha inviato gli ispettori
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Un grave episodio di intossicazione alimentare ha coinvolto una sessantina di persone, tra cui anche un bambino di 20 mesi, dopo una festa di compleanno in un ristorante nel Casertano. Una ventina di loro si è rivolta agli ospedali di Caserta, Marcianise e Aversa con sintomi compatibili con una salmonellosi. L'Asl locale è intervenuta immediatamente, avviando un'indagine igienico-sanitaria e disponendo la chiusura del ristorante coinvolto.
L'allarme è scattato nei giorni successivi all'evento svoltosi il 31 agosto: già il 2 settembre, circa 25 persone si sono presentate in ospedale lamentando nausea, vomito, febbre e diarrea. In un primo momento, l'attenzione si era concentrata su una torta servita durante la festa di compleanno, ipotizzando che potesse essere stata la causa dell'intossicazione.
L'Asl di Caserta ha inviato tempestivamente i propri ispettori per effettuare controlli igienico-sanitari nella struttura e raccogliere campioni di cibo. Le prime verifiche, tuttavia, non hanno evidenziato alimenti contaminati né gravi irregolarità che potessero giustificare la chiusura del locale. Ma i casi di intossicazione si sono ripresentati anche nei giorni successivi, coinvolgendo clienti che avevano frequentato il ristorante in date diverse da quella incriminata.
Alla luce del moltiplicarsi dei casi, è stato effettuato un secondo sopralluogo e questa volta gli ispettori hanno deciso per la chiusura immediata del locale e l'avvio di una completa sanificazione degli ambienti. Intanto, le analisi condotte nei vari ospedali hanno confermato la presenza del batterio della salmonella tra i pazienti colpiti.
Secondo quanto dichiarato dall'Asl di Caserta, la contaminazione potrebbe non essere stata legata a un alimento specifico, bensì introdotta da un operatore infetto o da un portatore sano del batterio. Questa ipotesi spiegherebbe la diffusione del contagio su più giornate e tra tavolate diverse, facendo escludere un singolo alimento come causa principale.