La compagnia più grande d'Europa

Ryanair si ferma per festeggiare il Natale: a terra mezzo milione di passeggeri

Il motivo è culturale: l'azienda ha sede in Irlanda, paese fortemente cattolico

25 Dic 2025 - 16:45
ryanair © Dal Web

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A Natale Ryanair si ferma. Oltre 3mila voli rimarranno a terra. Non c'entra né il maltempo, né lo sciopero né altro. La più grande compagnia area del continente e la quarta al mondo per movimenti il 25 dicembre chiude tutto. La ragione è culturale: l'azienda di voli low cost ha il suo quartier generale a Dublino e il Natale, in un paese così cattolico come l'Irlanda, è una festa molto sentita. Così piloti e personale rimangono a casa: nessuno si presenta al lavoro.

Gli ultimi voli e i primi a ripartire

 Il 24 dicembre del 2025 Ryanair ha messo in vendita oltre 1700 voli. L'ultimo a partire è stato il FR5307 che è decollato da Kerry a Dublino alle 18.30 della vigilia di Natale per un tragitto di 31 minuti. Si riprenderà il 26 dicembre quando decoloreranno quasi 2700 voli. Il primo a partire sarà il FR88666 che da Sofia arriverà a Bergamo. 

I conti dell'azienda In questo modo Ryanair fa a meno di oltre 500mila passeggeri e circa 40 milioni di ricavi stimati per il 25 dicembre. Una scelta che pesa sul bilancio, ma che comunque sia viene attenuata dal fatto che, con i turni festivi, il prezzo del personale per garantire il servizio il 25 dicembre schizzerebbe alle stelle. E poi il flusso di passeggeri sarebbe ridotto: sono meno coloro che scelgono di volare il 25 dicembre. 

Gli alti casi

 Ryanair (che include anche Malta Air, Buzz e Lauda Europe) non è l'unica compagnia a fare una scelta come questa. Anche Jet2.com compagnia britannica, molto focalizzata sulle destinazioni turistiche, il 25 dicembre si ferma, anche se va detto che il giro di passeggeri è un decimo rispetto quello di Ryanair. Idem la compagnia irlandese Aer Lingus da cui partono però alcuni voli dagli Usa nel pomeriggio. Religione che ferma anche le aviolinee israeliane come El Al. L'ultimo volo decolla il venerdì all'ora di pranzo e poi stop fino alle otto di sabato. Il motivo è lo Shabbat, il riposo ebraico.

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