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Roma, oltraggiate e bruciate quattro pietre d'inciampo

Le mattonelle, subito ripulite, commemorano la deportazione di Michele Ezio, Eugenio e Giacomo Spizzichino , oltre a Amedeo Spagnoletto

Roma, oltraggiate e bruciate quattro pietre d'inciampo - foto 1
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A Roma ignoti hanno tentato di dare fuoco a due pietre d'inciampo in via Dandolo, a Trastevere.

Le pietre commemorano la deportazione di Michele Ezio Spizzichino e Amedeo Spagnoletto. Ad accorgersi che le mattonelle erano completamente annerite è stata una signora di passaggio. Le pietre sono state ripulite. Altre due pietre d'inciampo sono state oltraggiate in via Mameli 47, dedicate ai deportati Eugenio e Giacomo Spizzichino.

Roma, oltraggiate e bruciate quattro pietre d'inciampo - foto 2
Tgcom24

 

Moltissimi utenti hanno espresso la propria indignazione sui social network. L'incubo degli ebrei romani culminò il 16 ottobre del 1943, con il rastrellamento del Ghetto della Capitale, al quale seguì deportazione nei campi di concentramento e sterminio.

 

 

Comunità Ebraica di Roma: "Non accada qui ciò che vediamo a Parigi"

 Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun. "Se fosse confermato che si tratta di un atto di profanazione deliberato, sarebbe gravissimo", ha detto. Le pietre d'inciampo "per la nostra comunità e per tutti i romani hanno un alto e drammatico significato di memoria e omaggio alle vittime della follia antisemita. Mi auguro che non si ripeta anche da noi quanto purtroppo sta avvenendo in altri Paesi europei, in particolare a Parigi. Ribadisco la piena fiducia nella vicinanza e vigilanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine".

 

 

Il rastrellamento del Ghetto di Roma del 1943

 Era il 16 ottobre del 1943 quando alle prime luci dell’alba gli ebrei della capitale furono rastrellati casa per casa, portati in strada e poi deportati. Erano i giorni in cui si celebrava la festività di Sukkot, quel 16 ottobre era stato scelto dai nazisti proprio per essere sicuri di trovare in casa il maggior numero di persone. Ben 1.259 persone furono strappate dalle loro case, dalla loro vita, caricate su carri bestiame e portati nei campi di concentramento. In tutto solo in 16 fecero ritorno a Roma, 16 uomini e una donna, Settimia Spizzichino. L'operazione fu condotta da truppe tedesche appartenenti alle SS o alla polizia d'ordine che agirono con la collaborazione dei funzionari del regime fascista. I tedeschi operarono prima bloccando gli accessi stradali e poi evacuando un isolato per volta e radunando man mano le persone rastrellate in strada.

 

Fotogallery - Stelle di David su abitazioni e negozi Parigi, sdegno in tutto il Paese

Una sessantina di stelle di David sono state dipinte nella notte tra lunedì e marted sulle facciate di diverse abitazioni e banche del quattordicesimo arrondissement di Parigi: è quanto riferito dalla procura di Parigi precisando di aver aperto un'inchiesta per danneggiamento di beni privati, con l'aggravante di discriminazioni legate all'origine, alla razza, all'etnia o alla religione. Le stelle di David sono state scoperte, tra l'altro, in rue du Pére-Corentin, rue de la Tombe-Issoire e all'incrocio della rue Saint-Yves. Atti "ignobili e intollerabili" che suscitano "vergogna e disgusto", protesta la giunta comunale parigina. "L'antisemitismo non ha spazio nella nostra Repubblica": ha poi scritto la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo. "Dinanzi a questi atti ignobili, ci siamo rivolti al procuratore della Repubblica per identificare, perseguire e condannare gli autori". In una nota,
il comune parigino precisa che le stelle di David disegnate con lo stencil sono state rinvenute in diverse circoscrizioni della capitale. "Fedele ai valori della Repubblica, fedele alla sua storia, la città di Parigi condanna questi atti antisemiti con la più grande fermezza e non lascerà passare nulla". 

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