Roma, esplode un deposito di gas al Prenestino: diversi feriti, danni ai palazzi vicini
© Vigili del Fuoco
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Due persone sono ricoverate in codice rosso. Danni agli edifici. Evacuato un centro estivo nella stessa via del rogo. "Se fosse accaduto un'ora dopo, sarebbe stata una strage". La questura: "Chi vive in zona resti in casa". Lo scoppio pare sia dipeso da un incidente nella fase di scarico del gpl
Un'esplosione a un deposito di gas e carburante in via dei Gordiani, in zona Prenestino a Roma, ha provocato un grosso incendio. Si è levata una densa colonna di fumo visibile da gran parte della città ed è stato udito un forte boato in molti quartieri della Capitale. Il rogo ha provocato 50 feriti: 24 tra i civili, undici gli agenti di polizia, un carabiniere, sei vigili del fuoco e tre operatori del 118. Due persone sono ricoverate in gravi condizioni all'ospedale Sant'Eugenio: presentano un quadro clinico complesso e sono supportati da respirazione meccanica. Una cinquantina di evacuati.
Nella stessa via del deposito in cui è avvenuta l'esplosione è stato evacuato un centro estivo. "Ai primi sentori di fumo intorno alle 7.30 abbiamo fatto evacuare i bambini, erano presenti in 8. Sono arrivati i genitori, i ragazzi stanno tutti bene. Se fosse successo un'ora più tardi sarebbe stata una strage: ci sarebbero stati i 60 bambini del centro estivo, noi responsabili, e 120 prenotati in piscina. Il centro sportivo è danneggiato, sembra un campo di battaglia". Lo ha detto il presidente della polisportiva Villa De Sanctis, Fabio Balzani, parlando dell'esplosione a Roma, in via Gordiani.
"Mentre andavo verso il centro sportivo, per accertarmi non ci fosse più nessuno, è esplosa un'ambulanza e ho visto un pezzo di lamiera volare verso la mia direzione. Arrivavano pezzetti di metallo, cose incendiate". È il racconto di Alessandro Graziani, 28 anni, che da cinque anni lavora al centro sportivo Villa De Sanctis, in via Gordiani, a Roma, dove è avvenuta l'esplosione che ha coinvolto anche un deposito di ambulanze dove erano presenti bombole di ossigeno. La sua priorità "erano i bambini", cinque i presenti al centro estivo prima che avvenisse la deflagrazione, oltre a due animatrici e a un ragazzo addetto alla manutenzione. Tutti prontamente evacuati, prima dell'esplosione, "una strage evitata", continua a ripete il giovane. "Mentre correvo, sono caduto. Con la coda dell'occhio ho visto la lamiera che andava verso l'auto delle forze dell'ordine e cadere alcune persone". Quanto all'impianto, "sono vent'anni di sacrifici, mi piange il cuore".
© Vigili del Fuoco
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"Purtroppo è stato un incendio grave che pare sia dipeso da un incidente nella fase di scarico del gpl. Gli operatori di polizia che stavano effettuando l'intervento, come anche altri soccorritori, sono stati investiti da quest'esplosione molto forte e ora sono nei vari ospedali". Lo ha detto il questore di Roma Roberto Massucci a margine di una iniziativa all'ospedale San Filippo Neri di Roma.
"Fondamentale in questo momento è dare un consiglio alle persone che vivono all'interno dell'area interessata dall'evento di rimanere in casa, chiudere le finestre e seguire pedissequamente le indicazioni che vengono fornite dal personale delle forze dell'ordine che è sul posto. Per chi invece insiste nell'area immediatamente limitrofa" l'indicazione è "assolutamente di non avvicinarsi alla zona". È quanto fa sapere Elisabetta Accardo, portavoce della Questura di Roma.
Il gpl, miscela di propano e butano, se inalato in alte concentrazioni può provocare nausea, vertigini, disturbi neurologici, perdita di coscienza e, nei casi più gravi, asfissia. Il contatto diretto con il liquido criogenico può inoltre causare ustioni da freddo e gravi lesioni cutanee. Lo rende noto la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), a seguito dell'esplosione avvenuta a Roma.
"Mia madre ha un taglio sulla gamba, i vetri delle finestre si sono frantumati". È il racconto di Claudia che abita a poca distanza dal luogo in cui è avvenuta l'esplosione a Roma, in via dei Gordiani. Roberta rivela di essere andata via "in ciabatte" da casa, "sembrava un attentato", dice. Mentre Alessandro parla di "pezzi di legno volati in casa". Diversi residenti della zona affermano di aver visto "persone ricoperte dai vetri in strada".
"È stato molto importante il tempestivo intervento dei nostri carabinieri che hanno estratto una persona viva da un'auto in fiamme: è stata caricata su un'auto di servizio dei carabinieri e condotta al primo all'ospedale più vicino, il policlinico Casilino, dove è ricoverata in gravi condizioni" Lo ha detto il maggiore dei carabinieri Andrea Quattrocchi, comandante della compagnia Casilino sul posto dove è avvenuta l'esplosione a Roma.
"Si è trattato di un'esplosione conseguente a un malfunzionamento dell'impianto del gas equiparabile all'esplosione di una bomba. Dopo un primo intervento per una fuga di gas, per la quale in poco tempo erano giunti i vigili del fuoco, è arrivata l'esplosione". Cosi il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, in merito all'esplosione. Aquilino ha anche chiarito che ci sono ancora delle verifiche in corso sulle cause.
"Le operazioni sono risultate molto difficoltose perché a fianco al distributore c'era un deposito di ambulanze che aveva all'interno delle bombe d'ossigeno, circostanza che può aver causato delle deflagrazioni". Lo ha detto il maggiore dei carabinieri Andrea Quattrocchi sul luogo dell'esplosione a Roma. "Le cause sono in corso di approfondimento, l'area è stata messa in sicurezza", ha aggiunto.
"Siamo stati sbalzati due volte durante le due grosse esplosioni. La prima volta, quando mi sono rialzato, le fiamme ci impedivano di vedere ma sono riuscito a scorgere un uomo a fianco alla sua auto incendiata dopo la deflagrazione: era in terra con ustioni su tutto il corpo perché era stato avvolto dalle fiamme. Era ancora vigile ma sotto shock. Lo abbiamo subito soccorso e portato via per trasportarlo in ospedale, ma l'ambulanza però era incendiata. Non ci siamo persi d'animo, lo abbiamo caricato su una nostra pattuglia portando con noi anche un infermiere e abbiamo raggiunto l'ospedale. Poi siamo tornati per soccorrere anche le altre persone". Così il maresciallo Gregorio Assanti, che ha soccorso un 67enne addetto alla sicurezza della pompa di benzina. Si tratta del ferito più grave.
La Procura di Roma attende le prime informative dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine intervenute per l'esplosione. Alla luce dell'incartamento i pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, apriranno un fascicolo di indagine.
La deflagrazione ha provocato danni ad alcuni palazzi vicini, mentre le fiamme hanno raggiunto un deposito giudiziario che si trova alle spalle del distributore.
A seguito dell'esplosione è stata chiusa la fermata della metro C Teano. La chiusura, rende noto Atac sul proprio sito, è scattata su disposizione delle forze dell'ordine. Inoltre, sono stati evacuati due edifici residenziali. La polizia ha chiuso le vie d'accesso all'area interessata dal rogo.
"Prego per le persone coinvolte nell'esplosione di un distributore di benzina, avvenuta nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi. Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente". Lo scrive il Papa su X.
"Mi ha appena chiamato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per esprimere vicinanza e solidarietà alla città e alle persone che sono rimaste coinvolte nell'esplosione nel quartiere Presentino. L'ho aggiornato sulla situazione e mi ha chiesto di trasmettere il suo ringraziamento a tutti gli operatori e alle forze dell'ordine che sono intervenute prontamente sul posto evitando conseguenze peggiori". Così, in una nota, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, segue le conseguenze dell'esplosione. Il premier ha sentito il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e si tiene in stretto contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, costantemente informato dalle autorità competenti, con particolare attenzione alla salute delle persone coinvolte.
"Sono in costante contatto con il capo della polizia e con il capo dipartimento dei vigili del fuoco per seguire da vicino gli sviluppi legati all'esplosione avvenuta questa mattina a Roma. Sto monitorando con particolare attenzione le condizioni dei feriti, in modo speciale quelle dei poliziotti e dei vigili del fuoco intervenuti tempestivamente per prestare i primi soccorsi. La loro prontezza, il coraggio e il senso del dovere dimostrati nell'affrontare l'emergenza rappresentano un esempio straordinario di dedizione al servizio pubblico, che merita il rispetto e la gratitudine da parte di tutti. Ora sono in corso le dovute verifiche per la bonifica dell'area." Così in una nota il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.