Due chef di Chicago apriranno un locale nel Borgo Laudato Si', la tenuta vaticana fortemente voluta da papa Bergoglio per creare un centro agricolo ecosostenibile e rispettoso del creato
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Ci sarà anche un ristorante gestito da due noti chef di Chicago, città di origine di Papa Leone, nel Borgo Laudato Si', l'area a un'ora da Roma, fortemente voluta dal papa Francesco, all'interno delle Ville pontificie di Castel Gandolfo. Nel centro, inaugurato di recente, si mettono in pratica tutti i principi dell'ecologia integrale contenuti nell'enciclica di Bergoglio sul creato e si produrranno olio, formaggi, verdure fresche, miele frutto di una produzione ecosostenibile. Papa Leone XIV ha quindi dato la sua benedizione al ristorante di Art Smith e Phil Stefani, nomi di peso della cucina americana. Il locale, il cui nome non è ancora stato reso noto, dovrebbe aprire nella primavera del 2026. Gli chef proporranno piatti italiani "locali", cioè dal produttore al consumatore, non disdegnando tocchi internazionali e traendo ispirazione, non a caso, dai sapori di Chicago e del Perù in onore delle origini di Papa Leone.
Nel luogo, che dal 1596 è la residenza estiva dei Papi, è nato questo centro avveniristico che è la traduzione concreta di tutto quello che occorrerebbe fare per prendersi cura del creato minacciato dai cambiamenti climatici. La costruzione più recente è la grande serra che, per la sua forma semicircolare, ricorda Piazza San Pietro. Si coltiveranno qui fiori e piante resistenti per abbellire gli stessi giardini delle Ville pontificie. Tutto è all'insegna della tecnologia più moderna: dai pannelli fotovoltaici all'irrigazione a goccia, dal recupero elle acque nere all'uso dei materiali riciclati per le costruzioni. Nel Borgo è bandita la plastica e potranno circolare soltanto vetture elettriche. La spazzatura verrà tutta riciclata o trasformata in compost, tanto necessario per un'area verde di 55 ettari.
È prevista anche un centro di alta formazione che vedrà l'accoglienza di gruppi, dai bambini della scuola agli studenti delle università, dai manager alle comunità diocesane. Già sono stati eseguiti dei corsi, con numeri ancora limitati considerato che si era nella fase della sperimentazione.