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Rapina Napoli, il complice del 15enne ucciso dal carabiniere: "Servivano i soldi per la discoteca" | Convalidato il fermo

Il giudice ha disposto il collocamento in una comunità di recupero per il giovane accusato di concorso in tentativo di rapina aggravata. La famiglia della vittima: non chiediamo fiori ma donazioni allʼospedale

"Ci servivano i soldi per entrare in discoteca. Abbiamo notato una macchina bella, l'abbiamo seguita, poi il mio complice è sceso dallo scooter che guidavo e si è avvicinato al militare". Dopo l'interrogatorio di garanzia del complice 17enne, emergono nuovi dettagli sulla tentata rapina avvenuta nel centro di Napoli nella notte tra il 29 febbraio e il 1 marzo che ha portato alla morte di Ugo Russo, un 15enne colpito da un carabiniere in borghese. Il gip ha convalidato il fermo per il giovane accusato del tentativo di rapina ai danni del carabiniere in borghese, da lunedì indagato per omicidio volontario del rapinatore 15enne.

"Il ragazzo ha confermato che era la prima volta che commetteva un'azione di questo genere e che, quella sera non aveva compiuto altre rapina prima di quella sfociata in tragedia", ha detto l'avvocato Mario Bruno, legale del 17enne. Al termine dell'interrogatorio di garanzia il gip ha convalidato il provvedimento di fermo emesso nei confronti del giovane. Il giudice ne ha disposto il collocamento in una comunità di recupero.

 

 

L'avvocato del carabiniere: impeccabile il suo comportamento - E' stato "impeccabile" il comportamento del carabiniere che quella notte ha sparato contro il 15enne, secondo il legale del militare Enrico Capone, che assicura: "Le indagini lo accerteranno". L'avvocato ha sottolineato che il carabiniere è "molto provato e dispiaciuto" per la vittima "che ha solo 15 anni" e spiega: "Ci sono sentimenti contrastanti in lui, sofferenza ma anche serenità e fiducia nell'operato dell'autorità giudiziaria". Riguardo all'imputazione dell'omicidio volontario, l'avvocato spiega che "durante le indagini vengono ipotizzati reati ma solo successivamente si verifica se sussistano o meno. C'è un'indagine e noi siamo fiduciosi". Sull'ipotesi di cclpi esplosi quando il rapinatore era in fuga ha detto che non intende "entrare nel merito di quanto sta emergendo dall'indagine". 

 

Napoli, scritte sui muri per il 15enne ucciso dal carabiniere

 

Stando a quanto emerso finorai, il 15enne ucciso aveva un Rolex e una collanina d' oro all' interno della tasca, presumibilmente, secondo gli inquirenti, il bottino di un' altra rapina o di una ricettazione su cui sono in corso le indagini.

 

Napoli, 15enne ucciso: i parenti devastano l'ospedale

 

"Non fiori ma donazioni all'ospedale" - La famiglia di Ugo Russo ha chiesto agli amici del ragazzo di non portare fiori al suo funerale e di donare un euro per ciascun fiore all' Ospedale "Pellegrini", che fu danneggiato da alcune decine di amici e conoscenti del ragazzo alla notizia della sua morte. Quanto ai danni provocati il padre di Ugo ha detto: "Io e i miei familiari pensavamo a Ugo, non a danneggiare l' ospedale". La data dei funerali del ragazzo non è stata ancora fissata, in attesa dell' autopsia, e dovrebbero svolgersi - secondo la famiglia - ai Quartieri spagnoli.
 

 

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