Era crollata psicologicamente

Violentata dopo aver risposto a un annuncio di lavoro online: arrestato 58enne recidivo a Ragusa

La vittima ha 28 anni. L'uomo, già noto per abusi, è stato arrestato dai carabinieri su ordine del gip dopo la denuncia e la segnalazione dei medici

25 Set 2025 - 11:04
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Una giovane donna di 28 anni è stata violentata a Ragusa dopo aver risposto a un annuncio di lavoro pubblicato su un sito online. Il falso colloquio per addetta alle pulizie si è trasformato in un'aggressione sessuale da parte di un uomo di 58 anni, già noto alle forze dell'ordine per episodi simili. L'arresto è stato eseguito dai carabinieri su disposizione del giudice per le indagini preliminari, che ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura. Le indagini sono scattate grazie alla denuncia della vittima e alla segnalazione del personale medico, che aveva rilevato segni di grave sofferenza psicologica.

Il falso annuncio e l'aggressione

 Secondo la ricostruzione degli investigatori, l'uomo aveva pubblicato su un portale di offerte un annuncio per un lavoro come addetta alle pulizie in appartamenti turistici. La vittima, convinta della serietà della proposta, si è presentata al colloquio ma è stata aggredita e costretta a subire violenza. L'indagato, approfittando della situazione e dell'assenza di difese della donna, avrebbe agito con modalità già riscontrate in precedenti episodi. Gli inquirenti sottolineano come la trappola del falso lavoro rappresenti una delle nuove modalità utilizzate per attirare potenziali vittime.

La denuncia e l'intervento dei carabinieri

 Dopo l'aggressione, la giovane si è rivolta al proprio medico curante, confidando quanto subito. Il professionista, insieme a un familiare, l'ha incoraggiata a denunciare l'accaduto ai carabinieri. Da quel momento sono scattate le indagini coordinate dalla Procura di Ragusa. Le testimonianze raccolte e i riscontri investigativi hanno consentito di ricostruire i fatti con rapidità, portando all'individuazione del sospettato. I militari hanno eseguito l'arresto su disposizione del gip, che ha ritenuto fondati i gravi indizi di colpevolezza.

L'ordinanza del gip e i precedenti dell'uomo

 Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere, evidenziando "la reiterazione del reato, le modalità di commissione e la noncuranza delle condizioni di minorata difesa della vittima". L'uomo era già stato segnalato per episodi di abuso e la recidiva ha aggravato la sua posizione. Per la Procura, il provvedimento si è reso necessario per tutelare l'incolumità delle persone e prevenire ulteriori episodi di violenza.

Le conseguenze psicologiche sulla vittima

 Fondamentale per l'avvio delle indagini è stato l'intervento del personale sanitario. La donna, dopo l'aggressione, aveva manifestato uno stato di prostrazione e comportamenti autolesionistici che hanno insospettito i medici. Le segnalazioni del personale sanitario hanno contribuito ad attivare tempestivamente l'intervento degli investigatori. Il caso mette in luce non solo la gravità della violenza subita ma anche il peso delle conseguenze psicologiche. Gli esperti sottolineano che la collaborazione tra vittime, sanitari e forze dell'ordine può risultare decisiva per smascherare gli autori di questi reati.

Come difendersi dai finti annunci: i consigli per non cadere in trappola

 La Polizia Postale e altri organi istituzionali rilanciano alcune raccomandazioni vitali per chi cerca lavoro online, con l’obiettivo di ridurre il rischio di cadere vittima di truffe o agguati.

  • Verifica l’identità dell’azienda e del datore di lavoro: controlla nome, partita IVA e sito ufficiale.
  • Non inviare dati sensibili: evita di fornire documenti e coordinate bancarie a soggetti non verificati.
  • Diffida da richieste di pagamento anticipato o corsi a pagamento: un’azienda seria non chiede denaro per assumere.
  • Controlla la congruenza dell’offerta: mansioni, contratto e retribuzione devono essere chiari.
  • Fai ricerche incrociate su internet: inserisci mail e telefono per verificare se ci sono segnalazioni sospette.
  • Prediligi canali ufficiali e accreditati: meglio utilizzare portali riconosciuti come Anpal o agenzie interinali registrate.
  • Evita colloqui in luoghi isolati: privilegia incontri in sedi ufficiali e durante orari d’ufficio.
  • Segnala elementi sospetti alle autorità: in caso di dubbi, contatta la Polizia Postale o le forze dell’ordine.

Un atteggiamento attento e informato può ridurre i rischi e contribuire a prevenire situazioni pericolose, proteggendo chi cerca lavoro da possibili inganni.

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