Aboubakar Soumahoro, prosegue l'inchiesta di "Striscia": fondi sospetti sulla "Casa dei diritti" nel foggiano
L'inviato del tg satirico Pinuccio fa luce sulla dimora solidale inaugurata dal deputato ma mai aperta
Quanti fondi ha raccolto Aboubakar Soumahoro per la costruzione della "Casa dei Diritti"? Prosegue l'inchiesta dell'inviato di "Striscia la Notizia" Pinuccio sul deputato, eletto con Verdi e Sinistra, finito nell'occhio del ciclone per le presunte attività illecite della sua famiglia con "Lega Braccianti". La dimora solidale sita a Torretta Antonacci, nel foggiano, doveva diventare un punto di riferimento per i braccianti sfruttati dal caporalato ma, secondo diverse segnalazioni, non è mai entrata del tutto in funzione. Dubbi emergono sui fondi realizzati per dare vita alla struttura, se in un primo tempo Soumahoro aveva raccolto le donazioni tramite una piattaforma di crowfunding, successivamente la raccolta fondi si è spostata direttamente sul conto della "Lega Braccianti".
Pinuccio si domanda se esiste una rendicontazione delle donazioni e se la struttura, inaugurata lo scorso gennaio insieme al presentatore Flavio Insinna, è in piena regola o se è abusiva. Video recenti documentano lo stato della struttura oggi: deserta, con finestre sprangate e catenacci alle porte. Un punto di riferimento per decine di braccianti non valorizzato.
La denuncia dell'ex socio. Qualche settimana fa, sempre a "Striscia la Notizia" era intervenuto Mamadou Balde, uno degli ex soci della Lega Braccianti che ha denunciato il modus operandi del parlamentare di Verdi e Sinistra finito nell'occhio del ciclone per lo scandalo delle cooperative sociali nel Lazio gestite dalla moglie e dalla suocera, iscritta nel registro degli indagati. «Durante il Covid abbiamo fatto richiesta per l’assegno del reddito d’emergenza: Soumahoro ci ha detto di fare tutti domanda dal nostro patronato e l’accordo con lui era che 25 euro sarebbero andati al patronato e 25 euro a noi braccianti», racconta Balde intervistato dall'inviato di "Striscia" Pinuccio. Mamadou Balde denuncia: «Abbiamo fatto più di 600 domande, peccato che quando i soldi sono arrivati e abbiamo chiesto la nostra parte, Soumahoro ha cambiato faccia e ci ha ignorato. Ci ha sfruttato, ha utilizzato noi migranti per fare carriera».
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