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ArcelorMittal, ispezione dei carabinieri nello stabilimento di Taranto | Dirigente a pm: "Cancellati gli approvigionamenti"

Gli accertamenti riguardano le misure di sicurezza e le operazioni di bonifica nel sito. Attesa per il vertice tra Giuseppe Conte e la proprietà. Il premier: "Ritirino il recesso, gli esuberi vanno dimezzati"

I carabinieri hanno effettuato un'ispezione nello stabilimento ArcelorMittal di Taranto nell'ambito delle indagini avviate dopo l'esposto dei commissari dell'Ilva.

Le verifiche riguardano le operazioni di bonifica nel sito, le attività di manutenzione e la sicurezza sul lavoro. Intanto un dirigente di Arcelor rivela al pm che "l'azienda non ha tutto ciò che serve per proseguire l'attività perché sono stati cancellati gli approvvigionamenti".

"Il piano - ha aggiunto il dirigente davanti al pubblico ministero - prevedeva di lasciare una scorta minima di materie prime solo per un altoforno per un mese". Il manager ha inoltre spiegato cosa prevedeva il piano di fermata degli impianti poi sospeso dal gruppo.

 

Nella stessa occasione, datata 19 novembre, il dirigente ha raccontato che l'ad di ArcelorMittal, Lucia Morselli, "ha dichiarato ufficialmente in un incontro ai primi di novembre con i dirigenti e i quadri che erano stati fermati gli ordini, cessando di vendere ai clienti".

 

Alle indagini collaborerà anche l'Istituto per la protezione ambientale. Il 18 novembre l'attività investigativa, in cui si ipotizzano i reati di distruzione di mezzi di produzione e appropriazione indebita, era sfociata in un'ispezione della Gdf (con acquisizione e sequestro di documenti, supporti informatici e cellulari) negli uffici dello stabilimento.

 

L'ispezione dei carabinieri era già stata programmata dai pm che si occupano dell'inchiesta. L'obiettivo, si apprende da fonti giudiziarie, è quello di "fare una fotografia dei luoghi per verificare le condizioni dello stabilimento secondo quello che è emerso dall'esposto dei commissari straordinari".

 

Indagini parallele a Milano e Taranto Le Procure di Milano e Taranto hanno avviato indagini parallele sul cao dell'ex Ilva, con lo scambio di atti istruttori: "C'è piena collaborazione e sintonia tra le due Procure nell'ambito dei rispettivi filoni investigativi, senza alcun conflitto". L'indagine milanese ipotizza i reati di distrazione di beni dal fallimento e di aggiotaggio informativo, oltre a un fascicolo autonomo per omessa dichiarazione dei redditi su una società lussemburghese di ArcelorMittal.

 

Dirigente a pm: "Cancellato approvvigionamento" "Nonostante la sospensione del piano di fermata, l'azienda non ha tutto quello che serve per proseguire l'attività in quanto l'approvvigionamento delle materie prime è stato cancellato". E' un passaggio di un verbale di un dirigente di ArcelorMittal, sentito il 19 novembre dai pm di Milano e riportato nel loro atto di costituzione nel contenzioso civile tra l'ex Ilva e il gruppo franco indiano con cui aderiscono alla richiesta dei commissari.

 

Conte prima del vertice con Mittal: "Ritirino il recesso" Con ArcelorMittal si può iniziare a trattare se l'azienda annuncerà la sospensione della procedura di revoca dal contratto sull'ex Ilva avviata in tribunale. E' quanto ha ribadito il premier Giuseppe Conte al Cdm, parlando dell'incontro previsto nelle prossime ore con i vertici di Mittal. "Domani con il signor Mittal sarò chiaro: la trattativa riparte solo a condizione che gli indiani rinuncino al recesso dal contratto e che la smettano di chiedere cinquemila esuberi".

 

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