In esclusiva a "Fuori dal Coro"

Morta dopo 40 ore di attesa al pronto soccorso, l'autopsia su Cristina Pagliarulo: "Ritardi sono stati fatali"

A "Fuori dal Coro" il commento dell'avvocato di famiglia, Mattia Alfano: "Cristina si poteva salvare"

15 Set 2025 - 10:40
 © Da video

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"Fuori dal Coro" torna a occuparsi del caso di Cristina Pagliarulo, la 41enne di Giffoni Valle Piana (Salerno) morta lo scorso 6 marzo dopo ore di attesa su una barella all'interno dell'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona". In esclusiva, il programma di Rete 4 mostra il testo dell'autopsia della donna che testimonierebbe la cattiva condotta degli operatori sanitari su cui la Procura di Salerno ha aperto un fascicolo per omicidio colposo

Cristina entra in ospedale la notte del 3 marzo alle 3:05 circa, ma solo dieci ore dopo le viene fatta una tac addominale completa che evidenzia un "esteso addensamento del tessuto mesenteriale", come riportato nel referto. Nonostante i risultati della tac, nessuno dei medici, di cui sette attualmente indagati, capisce che è in corso un'ischemia intestinale. Solo dopo 40 ore di permanenza in pronto soccorso si certifica una necrosi in corso con emorragia massiva.

"Se la paziente fosse stata operata entro sei ore dall'insorgenza dei sintomi, si sarebbe evitata l'ischemia intestinale e di conseguenza la diffusa necrosi". Questo è quanto si legge nel referto dell'autopsia, mostrato in esclusiva a "Fuori dal Coro". E, ancora, "Il ritardo nel trattamento chirurgico è stato tale da superare il margine di errore accettabile, configurando una condanna chiaramente colposa. Il nesso causale tra il mancato intervento e il decesso è scientificamente fondato" riporta la relazione. 

"Cristina si poteva salvare" è il commento dell'avvocato di famiglia, Mattia Alfano. Ospite in studio anche la madre della donna che ha provato a chiedere spiegazioni al governatore Vincenzo De Luca, la cui reazione però è furiosa. "Non devo dire niente perché non so niente! Faccia la persona seria!" dice urlando e puntando il dito contro la donna. 

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