"Il nesso causale tra il mancato intervento e il decesso è scientificamente fondato", si legge
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Domenica 14 settembre, a Fuori dal coro, in onda in prima serata su Retequattro, Mario Giordano ha avuto ospite Giovanna, madre di Cristina Pagliarulo, la 41enne morta al pronto soccorso dell'Ospedale Ruggi di Salerno dopo 40 ore di attesa. È la Procura a indagare su sette fra medici e paramedici, mentre i risultati dell'autopsia, di cui è stato mostrato in esclusiva il testo, testimonierebbero la cattiva condotta degli operatori sanitari.
Cristina è entrata al pronto soccorso dell'ospedale alle 3.05 del 3 marzo 2025. Dieci ore più tardi, le è stata fatta una Tac. Ma, nonostante gli esiti fossero chiarissimi, nessun medico pare aver capito che fosse in corso un'ischemia intestinale. Cristina piangeva e chiedeva aiuto. Lamentava dolori. Una dottoressa, addirittura, ha chiamato la Psichiatria, infastidita da quei suoi lamenti. Solo alle 17.30 del 4 marzo, la donna è stata portata in sala operatoria. Troppo tardi, stando a quanto stabilito dall'esame autoptico.
"Se la paziente fosse stata operata entro sei ore dall'insorgenza dei sintomi, si sarebbe evitata l’ischemia intestinale e di conseguenza la diffusa necrosi" che, il 6 marzo, ha portato al decesso di Cristina Pagliarulo. Questo è quanto si legge nel referto dell'autopsia, mostrato in esclusiva a Fuori dal Coro. E ancora: "Il ritardo nel trattamento chirurgico è stato tale da superare il margine di errore accettabile, configurando una condanna chiaramente colposa [...]. Il nesso causale tra il mancato intervento e il decesso è scientificamente fondato".