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Prof sospesa a Palermo, Zingaretti e Grasso contro la decisione della scuola | Salvini: "Spero torni presto in cattedra"

Il segretario del Pd e lʼex presidente del Senato: "Torni al lavoro". Presidio degli studenti

Prof sospesa a Palermo, Zingaretti e Grasso contro la decisione della scuola | Salvini:
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Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, e l'ex presidente del Senato Pietro Grasso sono intervenuti sul caso della prof sospesa a Palermo per aver permesso agli studenti di paragonare le leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza di Salvini: secondo entrambi l'insegnante deve tornare subito al suo lavoro.

E dopo due giorni di polemiche interviene anche Salvini, che si augura che la prof. torni presto a scuola, e chiede di incontrarla.

Zingaretti: "Torni subito al lavoro" - "Fatemi capire. In Italia Casa Pound deve essere libera di dire e fare quello che vuole. Mentre un'insegnante deve essere sospesa per le opinioni di un suo studente che critica Salvini e le leggi varate dal Governo Lega - 5 Stelle. Ma siamo pazzi? Questa insegnante deve tornare subito al suo lavoro": lo ha scritto su Facebook, commentando la vicenda, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

Grasso pubblica il video incriminato - "Visto che tutti coloro che ne parlano non l'hanno visto, a partire dalla sottosegretaria Borgonzoni, ho deciso di pubblicare il video completo dei ragazzi dell'Istituto Tecnico Industriale di Palermo (omettendo solo l'ultima slide con i nomi). Guardatelo e giudicate voi: su cosa avrebbe dovuto vigilare l'insegnante? Sulle opinioni degli studenti? Avrebbe dovuto censurare il pensiero degli alunni?": questa è l'obiezione dell'ex presidente del Senato, Piero Grasso. 

Grasso: "Salvini teme i ragazzi intelligenti?" - "In nessuna parte viene detto che Salvini è come Mussolini, come invece leggo ovunque. Vengono accostati provvedimenti e scelte di allora e di oggi, con acume e intelligenza: a chi lo guarda spetta trarre le conclusioni. Mi sembra che gli studenti abbiano ben compreso il significato più profondo della Giornata della memoria: non un rito stanco ma un pungolo per il presente. Forse è proprio l'intelligenza a spaventare Salvini e i suoi!", ha concluso Grasso.

Presidio degli studenti davanti alla prefettura - Nel pomeriggio di venerdì, intanto, gli studenti delle scuole palermitane si sono radunati davanti alla sede della prefettura della città per chiedere "l'immediata revoca del provvedimento disciplinare emesso contro la docente dell'Iti Vittorio Emanuele III e per manifestare il proprio dissenso contro le continue intimidazioni a studenti e professori inflitte dal governo Salvini", si legge in una nota del comitato studentesco.

"Un campanello d'allarme" - "Ciò che è avvenuto a Palermo - prosegue la nota - è sintomatico della situazione politica del Paese: è un campanello d'allarme da non sottovalutare. Per queste ragioni noi, studenti delle scuole palermitane, invitiamo i nostri compagni e amici, le associazioni, i sindacati e i partiti, tutti i cittadini sinceramente democratici a manifestare davanti alla prefettura per pretendere l'immediata revoca del provvedimento".

Salvini: "Spero torni quanto prima a scuola, vorrei incontrarla" - Salvini, dal canto suo, fa sapere che "giovedì prossimo sarò a Palermo a testimoniare la lotta alla mafia e per onorare la memoria del giudice Falcone e dei caduti della strage di Capaci", e in quell'occasione "sono sicuro, e ne sarei felice, che ci sarà anche modo di incontrare la professoressa Rosa Maria Dell'Aria, che mi auguro possa tornare quanto prima al suo lavoro a scuola, e gli studenti di quella scuola". E durante l'incontro intende "spiegare cosa sto facendo per la sicurezza del mio Paese e la distanza abissale tra le mie idee e progetti e le leggi razziali del periodo fascista".

La Prof: "Pronta a incontrare Salvini" - All'invito di Salvini, Rosa Maria Dell'Aria ha risposto positivamente: "Non ho alcuna remora ad incontrare il ministro Matteo Salvini, se può essere un'occasione di dialogo e di confronto che ben venga - ha spiegato -. Certamente sono disposta ad ascoltarlo assieme ai miei studenti".

Il ministro Bussetti: "Scelta autonoma dell'ufficio provinciale" - Anche il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, ha commentato la vicenda: "È stata una scelta autonoma dell'ufficio scolastico provinciale di Palermo. Io al momento non reputo nulla perché se non vedo le carte non posso giudicare", ha detto. Bussetti ha comunque detto di essersi fatto mandare le carte per poter valutare. In ogni caso, ha aggiunto, l'ufficio scolastico provinciale di Palermo "ha agito secondo quello che prevede l'ufficio dei procedimenti disciplinari prendendo questa decisione. Non c'è un commento politico perché gli uffici dei procedimenti disciplinari sono presenti in tutti i nostri uffici provinciali e agiscono secondo la norma che prevede in questo caso sanzioni". 

M5s: "Lega censura? Atto grave" - Non si placano comunque le polemiche politiche. Luigi Gallo, presidente della Commissione Cultura del M5S, ha parlato su Facebook di atto grave da parte della Lega: "Piacciono solo i cittadini indottrinati? Obbedienti e quindi incapaci di costruire un mondo migliore di quello che ereditano, di spingerci oltre i diritti già conquistati? Noi lavoriamo affinché gli studenti abbiano un pensiero critico, sviluppino ragionamenti indipendenti e imparino a pensare con la propria testa. E il Ministero della Lega cosa fa? Li censura. Un atto veramente grave e per questo il M5S ha depositato un interrogazione a prima firma Vittoria Casa".