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Palermo, studenti paragonano Salvini al Duce in un video: professoressa sospesa

La docente: "Eʼ la più grande ferita della mia vita professionale". Intanto, il ministro dellʼIstruzione Marco Bussetti ha dato incarico ai propri Uffici dellʼamministrazione centrale di approfondire con lʼUfficio territoriale la vicenda. Salvini: "Io fascista? Demenziale"

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Un'insegnante d'italiano dell'istituto industriale Vittorio Emanuele a Palermo è stata sospesa, con stipendio dimezzato, per due settimane dall'ufficio scolastico provinciale perché non avrebbe vigilato sul lavoro dei suoi studenti 14enni che nella Giornata della memoria avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell'Interno Matteo Salvini. "E' la più grande ferita della mia vita professionale", ha detto la docente.

Intanto, il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti ha dato incarico ai propri Uffici dell'amministrazione centrale di approfondire con l'Ufficio territoriale la vicenda. Dal Miur fanno sapere che la decisione di sospendere la docente, "come avviene sempre in questi casi, è stata presa a livello periferico dall'ufficio territoriale del ministero", dopo un provvedimento che si è svolto secondo la normativa vigente. "Io fascista? Demenziale", è stato invece il commento di Salvini.

La replica della docente - "Quanto accaduto lo considero la più grande amarezza e la pià grande ferita della mia vita professionale e naturalmente non parlo del danno economico legato ai giorni di sospensione ma al danno morale e professionale dopo una intera vita dedicata alla scuola e ai ragazzi", ha commentato Rosa Maria Dell'Aria, 63 anni, professoressa di Italiano da circa quarant'anni e insegnante da trenta all'istituto industriale Vittorio Emanuele III.

"Quel lavoro non aveva assolutamente alcuna finalità politica né tendeva a indottrinare gli studenti che da sempre hanno lavorato in modo libero come essi stessi hanno dichiarato anche agli ispettori arrivati in istituto a fine gennaio", spiega la professoressa. "Gli stessi ragazzi e i colleghi - aggiunge - hanno inviato lettere all'Ufficio scolastico regionale per evidenziare la mia imparzialità e la mia integrità e semmai la mia totale dedizione al lavoro". "Ho soltanto proposto un lavoro sulla base di una serie di letture fatte sia nel corso dell'estate. Poi, anche il 3 settembre, in occasione della Giornata del migrante - sottolinea la docente - sono stati gli stessi alunni della II E - informatica a scegliere di fare una elaborazione in power point. Per esempio in un'altra classe dove gli alunni avevano letto gli stessi testi, mi è stato detto che volevano parlare della delusione degli studenti ebrei dopo la promulgazione delle leggi razziali che non consentivano loro di frequentare più la scuola". 

La sospensione - scrive Repubblica Palermo - è stata attuata al termine di una ispezione ministeriale cominciata dopo una serie di post sui social. Tutto sarebbe nato dopo che, il 28 gennaio scorso, un attivista di Destra aveva lanciato un tweet indirizzato al ministro all'Istruzione Marco Bussetti: "Salvini-Conte-Di Maio? Come il reich di Hitler, peggio dei nazisti. Succede all'Iti Vittorio Emanuele III di Palermo, dove una prof per la Giornata della memoria ha obbligato dei quattordicenni a dire che Salvini è come Hitler perché stermina i migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?". Il giorno dopo la sottosegretaria leghista ai Beni culturali Lucia Borgonzoni è intervenuta su Facebook: "Se è accaduto realmente - ha scritto - andrebbe cacciato con ignominia un prof del genere e interdetto a vita dall'insegnamento. Già avvisato chi di dovere".

"Non so chi sia stato a proporre, a controllare, a ordinare, a suggerire, però che qualcuno equipari il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini - che può stare simpatico o antipatico - a Mussolini o addirittura a Hitler, mi sembra assolutamente demenziale". Così, a Potenza, il vicepremier sulla vicenda dell'insegnante.