L’inviata di "È sempre Cartabianca" s’imbarca, dal porto di Fiumicino, assieme a un gruppo di pescatori
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In Italia il mare Tirreno risulta tra i più compromessi dalla presenza di plastiche e microplastiche, un inquinamento silenzioso che si annida nei fondali e che, inevitabilmente, finisce per entrare nella nostra alimentazione.
Per documentare in modo concreto la portata del fenomeno, l’inviata di "È sempre Cartabianca" sale a bordo di un peschereccio in partenza dal porto di Fiumicino, affiancando per un’intera notte una squadra di marinai abituati ogni giorno a confrontarsi con questo problema.
Poco dopo aver lasciato la banchina, il più giovane dei pescatori spiega la routine del lavoro notturno: "Abbiamo appena calato la rete, adesso dobbiamo attendere un paio d’ore".
Quando il sacco viene issato a bordo, la realtà appare evidente. "Ormai la plastica è diventata per noi un altro tipo di pesce da scartare", commenta il ragazzo, lasciando scivolare sul ponte una quantità impressionante di rifiuti.
"Capita persino che i pesci non arrivino in superficie, mentre i frammenti di plastica ci accompagnano sempre. Quella non manca mai".