Torino, positivo al Covid rimandato a casa torna in ospedale e muore: aperta un'inchiesta
In ospedale al 46enne, affetto da una malattia ai muscoli, era stato prescritto paracetamolo e consigliato di sentire il suo medico. Il giorno dopo è tornato per un peggioramento, ma non ce lʼha fatta
La Procura di Torino ha aperto un fascicolo sulla vicenda di un 46enne positivo al Covid-19, Stefano Fernando Mimmo, che i medici del Pronto Soccorso dell'Ospedale Mauriziano hanno rimandato a casa. L'uomo è tornato nello stesso ospedale ed è stato ricoverato, ma è deceduto. L'inchiesta è stata avviata dopo che l'avvocato dei familiari del 46enne ha presentato un esposto in Procura.
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I fatti risalgono al 30 ottobre, quando il paziente, affetto da una patologia che attacca i muscoli, si è presentato all'ospedale accusando affaticamento, stato di malessere generale e dolori in tutto il corpo, ma niente febbre o tosse. L'uomo ha detto ai medici di essere positivo al virus. Alle 19 è stato rimandato a casa con la diagnosi "Polimialgia in Covid", gli è stata prescritta terapia con l'assunzione di paracetamolo e gli è stato consigliato di sentire il suo medico.
Il pomeriggio successivo è però tornato al Mauriziano, perché era peggiorato. Ha trascorso la notte tra visite ed esami e il 1° novembre, quando i problemi di saturazione sono risultati evidenti, è stato ricoverato in rianimazione e intubato. Settantadue ore ore dopo la prima visita al Dea, è morto nel reparto di terapia intensiva.
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