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Olimpiadi 2026, M5s torinese ancora diviso sulla candidatura

"Volete le Olimpiadi e un ulteriore aumento delle tariffe per la Ztl, lʼallargamento delle strisce blu, il taglio ai servizi educativi, le tariffe mensa più alte dʼItalia, i tagli sul sociale?", si chiede uno dei consiglieri dissidenti

Olimpiadi 2026, M5s torinese ancora diviso sulla candidatura - foto 1
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Torino non invierà mercoledì la lettera con la manifestazione di interesse per le Olimpiadi invernali del 2026.

I consiglieri M5s contrari, che già avevano fatto saltare il Consiglio comunale, martedì sera hanno disertato la riunione della maggioranza. "Il nostro obiettivo è il bilancio - ha scritto su Facebook Marina Pollicino, una dei quattro contrari ai Giochi - ma le Olimpiadi esulano completamente dalla rilevanza concretissima del bilancio".

"Finora ho tenuto un profilo sorvegliato, sperando che le azioni concrete fossero più chiare di mille parole, ma adesso dico veramente basta", ha sottolineato Pollicino osservando che "la domanda vera che si dovrebbe porre ai torinesi, e non solo a loro, è volete le Olimpiadi e un ulteriore aumento delle tariffe per la Ztl, l'allargamento delle strisce blu, il taglio ai servizi educativi, le tariffe mensa più alte d'Italia, i tagli sul sociale?".

La consigliera ha ricordato che "la nostra sindaca ha ripetutamente e giustamente evidenziato come l'azione di governo del Movimento 5 Stelle sia improntato al senso di responsabilità condivisa. E' perfettamente vero, ma ora la questione è diversa, la città di Torino ha contratto cospicui debiti pluriennali a cui dovrà far fronte sulla lunga durata. Vogliamo aggiungere, se bene ci va con Olimpiadi sostenibili, un altro miliarducolo, una robetta da nulla?", è la sua domanda. " Cambia qualcosa se non sarà Torino a dover far fronte ai costi ma la Regione o lo Stato?".

Grillo: "Facciamo le cose a modo nostro" - Sulla questione è intervenuto anche Beppe Grillo. "Capisco i vostri dubbi, è giusta la preoccupazione di alcuni, ma dobbiamo dimostrare la possibilità di fare le cose a modo nostro", ha scritto Grillo in una lettera, riportata dal quotidiano La Repubblica, a Viviana Ferrero, uno dei quattro consiglieri comunali dissidenti.