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Elena Ceste: due anni di misteri, dalla scomparsa nel 2014 alla condanna

Tutte le tappe della vicenda che ha sconvolto la provincia di Asti

elena ceste buoninconti
ansa

E' arrivata la prima sentenza per il giallo di Elena Ceste.

Ad uccirderla e a farne sparire il cadavere è stato il marito Michele Buoninconti che è stato condannato a 30 anni di carcere. Un caso che ha tenuto banco dalla mattina del 24 gennaio 2014 quando proprio Michele Buoninconti esce dalla sua casa di Costigliole d'Asti per accompagnare i quattro figli a scuola. Al suo ritorno la moglie, Elena Ceste, 37 anni, non c'è più.

Queste le tappe principali della vicenda:

- 24/01/2014: E' lo stesso Buoninconti a dare l'allarme. "Mi aveva detto che non si sentiva bene e mi aveva chiesto che andassi a prendere i ragazzi a scuola", racconta l'uomo ai carabinieri. La moglie, secondo la sua versione, sarebbe uscita in stato confusionale e si sarebbe allontanata a piedi completamente nuda. I vestiti, perfettamente piegati, vengono ritrovati a casa, dove la donna lascia anche gli occhiali da vista.

- 11/03/2014: I carabinieri di Asti diffondono alle tv un filmato che ritrae una donna molto somigliante a Elena Ceste su un tram della linea 4, a Torino. Le speranze della famiglia di ritrovarla si infrangono quando una donna telefona a "Chi l'ha visto?": "Mi dispiace per i famigliari, ma quella donna ripresa nel video sono io, non è Elena Ceste. Prendo quell'autobus tutti i giorni per andare al lavoro". Le ricerche si estendono fino a Tenerife e qualcuno sostiene che la scomparsa sia rinchiusa in un convento di clausura, ma della donna nessuna traccia.

- 18/10/2014: Un cadavere in avanzato stato di decomposizione viene ritrovato a Isola d'Asti, a due chilometri dalla Casa di Elena Ceste, durante i lavori di ripulitura di un canale di scolo di proprietà di un agricoltore. Cinque giorni dopo l'esame del dna conferma che si tratta dei resti di Elena Ceste.

- 24/10/2014: Michele Buoninconti viene indagato dalla Procura di Asti per omicidio volontario. Per la procura si tratta di un atto dovuto, ma i sospetti nei suoi confronti sono sempre più forti.

- 29/01/2015: I carabinieri di Asti arrestano Michele Buoninconti per l'omicidio. "Tutti gli elementi raccolti lo indicano come l'autore", scrive il gip Giacomo Marson.

- 1/07/2015: Ad Asti prende il via il processo, con il rito abbreviato, nei confronti di Buoninconti. Nell'udienza del 23 settembre l'accusa chiede il massimo della pena, 30 anni, mentre i difensori insistono sulla sua innocenza. "Non potrò mai essere condannato per un omicidio che non c'è mai stato", è l'ultimo appello dell'uomo. Il giudice Roberto Amerio non gli ha creduto.