Scatta la sanzione

Pescara, tassista nega corsa a non vedente con cane guida: "Non voglio animali sull'auto"

Nonostante l'intervento della Polfer la disabile non ha potuto prendere il taxi. Ora la polizia municipale valuterà le sanzioni. La donna: spiazzata da quel comportamento ma scuse dei sindaci accettate

05 Ago 2025 - 17:24
 © IPA

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Una donna non vedente è stata lasciata a piedi alla stazione ferroviaria di Pescara dopo che un tassista si è rifiutato di far salire il suo cane guida, nonostante la legge lo preveda esplicitamente. La Polfer è intervenuta sul posto, ma ha potuto solo segnalare l'episodio alla polizia municipale. A carico del conducente è probabile l'irrogazione di una sanzione amministrativa. L'episodio è stato riportato dalle agenzie di stampa e rilanciato dalla cronaca locale abruzzese.

La vicenda riguarda una donna di origini portoghesi, residente in Emilia-Romagna, arrivata a Pescara in treno da Bologna. Giunta all'esterno della stazione ferroviaria, ha richiesto un taxi per raggiungere la zona alberghiera di Montesilvano, a pochi chilometri dal capoluogo. Il tassista davanti a lei ha rifiutato la corsa, pronunciando la frase: "Niente cani sul mio taxi". Il rifiuto è avvenuto nonostante la normativa vigente preveda il diritto per le persone non vedenti di viaggiare con il proprio cane guida a bordo di tutti i mezzi pubblici, taxi compresi. La donna si è quindi rivolta agli agenti della Polfer presenti in stazione, che hanno cercato invano di mediare con il conducente. Dopo il diniego definitivo, gli agenti hanno provveduto a farle ottenere un'altra corsa e hanno segnalato l'accaduto alla polizia municipale. 

Le scuse delle istituzioni

 In seguito alla diffusione del caso, i sindaci di Pescara e Montesilvano, Carlo Masci e Ottavio De Martinis, hanno incontrato la donna e il suo compagno ipovedente, porgendo le scuse ufficiali a nome delle rispettive amministrazioni. All'incontro hanno partecipato anche rappresentanti del consorzio taxi, che si è associato alle scuse, e diversi esponenti delle politiche sociali locali. Le autorità hanno ribadito che quanto accaduto non riflette lo spirito delle due città, definite "inclusive e attente a queste tematiche". Durante il confronto è emersa anche l’intenzione, condivisa con il consorzio taxi, di istituire una licenza specifica destinata al trasporto di persone con disabilità.

Il tassista rischia la sospensione della licenza

 La normativa italiana tutela il diritto delle persone con disabilità visive a viaggiare accompagnate dal proprio cane guida. Tale diritto è riconosciuto dalla Legge n. 37 del 1974, modificata dalla Legge n. 60 del 2006, che impone a tutti i servizi pubblici – compresi i taxi – di accettare i cani guida senza alcuna restrizione. Il rifiuto, come nel caso registrato a Pescara, configura una violazione della legge e può comportare una sanzione pecuniaria da 500 a 2.500 euro. Si tratta di una misura amministrativa prevista in modo esplicito per tutelare il diritto alla mobilità delle persone cieche.

In precedenti analoghi, come accaduto a Fiumicino nel 2024, quando un conducente fu multato per circa 2.700 euro dopo aver rifiutato il trasporto di un passeggero accompagnato da cane guida. In alcune città, come Milano, le autorità locali hanno applicato anche la sospensione temporanea della licenza, a titolo disciplinare.

L'intervento della Polfer non è stato sufficiente

 La polizia ferroviaria ha confermato di essere intervenuta e di aver segnalato l'accaduto alla polizia municipale di Pescara, competente per la valutazione delle violazioni e l'eventuale sanzione. Il conducente, al momento, non risulta aver fornito dichiarazioni ufficiali.  Episodi simili si sono verificati anche in altre città italiane. La ripetizione di questi casi ha spinto più volte le associazioni di tutela a richiedere campagne di informazione e aggiornamento rivolte ai gestori di servizi pubblici, con l'obiettivo di evitare future violazioni e garantire l'effettiva fruibilità dei trasporti da parte di tutti i cittadini.

La donna: sono rimasta spiazzata ma scuse accettate

 "All'inizio ho avuto un po' di timore, perché è la mia prima volta in Abruzzo e quello è stato il primo impatto. Mi sono chiesta come sarebbe andata la vacanza, se rischiava di essere una battaglia continua. Invece, per fortuna, è stato un episodio isolato. Mi sono sentita trattata con considerazione, disponibilità e affetto ovunque io sia andata con la mia cagnona. Scuse accettate". Lo ha detto all'Ansa Katia, la turista non vedente rimasta a piedi alla stazione di Pescara.

Con la sua amata Dinka accanto, una Hovawart di cinque anni e mezzo che Katia ha addestrato autonomamente durante il lockdown, la donna spiega che è "da un bel po' di tempo che non mi succedeva un rifiuto così" e "mi sono sentita spiazzata: uno arriva in vacanza, vuole essere rilassato e tranquillo e un episodio del genere ti spiazza".

A proposito dell'incontro odierno con i sindaci di Pescara e Montesilvano, che hanno presentato le loro scuse per l'accaduto, Katia si dice "dispiaciuta" perché "ho capito che negli ultimi anni si sono impegnati e hanno fatto un grande lavoro nella direzione dell'inclusione, della non discriminazione, dell'abbattimento delle barriere architettoniche. Ho sentito anche loro un po' smarriti - ha aggiunto -. Immagino che per un una squadra che si è impegnata così per tanto tempo sia anche scoraggiante trovarsi in una situazione in cui un singolo individuo mette a repentaglio tutti gli sforzi fatti".

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