RIPRESI IN UN VIDEO

Parma, cori fascisti e inni al Duce nella sede giovanile di Fratelli d'Italia: è polemica | Donzelli: "Sezione già commissariata, da noi chi sbaglia paga"

L'accaduto è stato ripreso in un video la sera del 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma. La Procura apre un fascicolo. Schlein: "Meloni tacerà anche stavolta?"

31 Ott 2025 - 15:30
 © Da video

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Un gruppo di giovani ha intonato cori fascisti e inni al Duce nella sede di Parma di Fratelli d'Italia, utilizzata anche dal movimento giovanile del partito, Gioventù Nazionale. L'episodio è stato immortalato in un video divenuto presto virale sul web, scatenando vibranti polemiche. Il filmato è stato girato la sera del 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma. I locali si trovano in Borgo del Parmigianino, in pieno centro. Sulla vicenda indaga la Digos della Questura di Parma. Sul caso è intervenuto il responsabile nazionale dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, il deputato Giovanni Donzelli, spiegando che la sezione era stata commissariata da Gioventù Nazionale "ancor prima della pubblicazione del video".

La Procura apre un fascicolo

 La Procura di Parma ha aperto un fascicolo sul caso. "Si tratta di un modello 45, non c'è ancora un reato ipotizzato", ha spiegato il procuratore capo Alfonso D'Avino. "Siamo ancora nella fase esplorativa sulla base delle notizie apprese dalla stampa. Ora bisogna verificare se il fatto sia vero e accertare se possa trasformarsi in una notizia di reato". In questa fase non ci sono ancora persone iscritte nel registro degli indagati.

Donzelli: "Da noi chi sbaglia paga, a sinistra non so"

 "Da noi chi sbaglia paga, a sinistra non so. Gioventù nazionale aveva provveduto a commissariare la federazione di Parma autonomamente e ben prima che il video venisse pubblicato e circolasse sui media. Da noi non c'è spazio per la nostalgia dei totalitarismi - ha aggiunto il deputato -. La sinistra come sempre cerca di montare una polemica priva di senso: i ragazzi di GN erano intervenuti subito, non c'era bisogno che del fatto si accorgessero gli autoproclamati 'tutori della democrazia'. Non abbiamo invece visto tutta questa solerzia a sinistra nell'intervenire sui circoli in cui i Giovani democratici indossano magliette inneggianti alle Brigate rosse, come accaduto a Vasto, nel condannare gli studenti di sinistra che negli atenei impediscono di parlare a chi non la pensa come loro, o prendere le distanze da chi, nelle piazze Pro Pal, inneggia ripetutamente all'antisemitismo. Nemmeno quando nella stessa Parma i primi di ottobre due assessori e due consiglieri comunali, con la scusa della Palestina, addirittura presenziavano all'occupazione violenta dei binari della stazione. Aspettiamo fiduciosi".

I cori fascisti cantati nella sede FdI di Parma

 Nel video si sentono alcune persone cantare il motivo "Me ne frego". In particolare, la parte che fa: "Se il sol dell'avvenire è rosso di colore, me ne frego di morire sventolando il Tricolor. Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man". È poi seguito l'inno "Duce, Duce, Duce".

Commissariata la Gioventù Nazionale Parma

 A stretto giro, il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna ha annunciato il commissariamento della sezione parmigiana. "In accordo con i vertici nazionali del movimento, si è proceduto al commissariamento immediato della federazione provinciale di Gioventù Nazionale Parma per motivi di incompatibilità politica. Si procederà quanto prima alla nomina di un commissario".

Il commento del sindaco di Parma

 Sull'accaduto è intervenuto anche il sindaco Michele Guerra. "I valori che rappresenta questa città sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli che senza alcun pudore propagandano nella sede di Fratelli d'Italia, dove si inneggia al Duce, si cantano cori per le camicie nere e gli squadristi. Parma non accetterà né ora né mai squallida propaganda di un tempo passato e orrendo. Non lo ha fatto da 80 anni a questa parte, non lo farà nemmeno adesso".

Il Pd: "Meloni condanni senza esitazione i cori fascisti"

 Non si è fatta attendere neanche la reazione delle opposizioni. "Questa volta la matrice è chiara: giovani inneggiano al Duce in una sede di FdI. Per questo chiediamo a Giorgia Meloni di condannare senza esitazione un episodio grave che offende una città e la storia di un Paese", hanno scritto in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera dei deputati e al Senato. "Meloni dovrebbe ricordare ai suoi, soprattutto ai più giovani, che governa democraticamente eletta perché qualcuno combatté il fascismo anche a costo della vita. E dovrebbe ricordare ai suoi giovani, di cui va tanto fiera, che la Costituzione su cui ha giurato è nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo".

Schlein: "Meloni tacerà anche stavolta?"

 "È molto grave. Aspettiamo di sentire una presa di distanza dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. O forse tacerà anche questa volta? Chissà", ha dichiarato la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein.

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