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L'ultimo desiderio di Papa Francesco: usare la papamobile per curare i bimbi di Gaza

La richiesta di Bergoglio prima di morire è stata accolta dal Vaticano che ha messo l'auto a disposizione della Caritas di Gerusalemme

04 Mag 2025 - 21:51
 © Ansa

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La sua papamobile trasformata in una piccola stazione sanitaria mobile per curare i bambini di Gaza. È quanto ha chiesto Papa Francesco prima di morire. Il Vaticano ha quindi messo l'auto a disposizione della Caritas di Gerusalemme, che la sta già allestendo con l'aiuto di Caritas Svezia. "Con il veicolo, saremo in grado di raggiungere i bambini che oggi non hanno accesso, nel momento in cui il sistema sanitario di Gaza è quasi completamente al collasso", afferma Peter Brune, segretario generale di Caritas Svezia.

Sarà utilizzata la papamobile che usò in Terra Santa nel 2014

 Il veicolo sarà gestito da un autista e da medici. Al suo interno attrezzature per la diagnosi, l'esame e il trattamento, tra cui test rapidi per le infezioni, kit di sutura, siringhe e aghi, fornitura di ossigeno, vaccini e un frigorifero per i medicinali. Quando il corridoio umanitario verso Gaza riaprirà, sarà pronto a fornire assistenza sanitaria di base ai bambini di Gaza. E' la papamobile che Bergoglio aveva utilizzato nel suo storico viaggio in Terra Santa, nel 2014, quasi all'inizio del pontificato. Era rimasta a Betlemme come ricordo di quella visita ma anche un po' come simbolo di pace.

Ora sarà attrezzata per portare aiuti a quella comunità di Gaza che il pontefice chiamava tutti i giorni, anche quando la salute gli rendeva tutto più difficile. "Questo veicolo rappresenta l'amore, la cura e la vicinanza dimostrati da Sua Santità per i più vulnerabili, che ha espresso durante tutta la crisi", afferma al Sir Anton Asfar, segretario generale di Caritas Gerusalemme, che rilancia un forte appello per "un cessate il fuoco immediato e duraturo. Il nostro lavoro a Gaza è una testimonianza del nostro impegno incrollabile per la salute e il benessere della comunità, anche nelle condizioni più difficili".

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