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Palermo, nega la Shoah in classe e irride Primo Levi: professore denunciato

Sono stati gli studenti del liceo artistico "Eustachio Catalano" a segnalare gli episodi al preside: il docente li avrebbe anche invitati ad iscriversi a Forza Nuova. Avviato un procedimento disciplinare

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I lager nazisti? Non esistono, c'erano piscine per il divertimento degli ebrei; Primo Levi? Uno scrittore da irridere.

Sono alcune delle affermazioni di un docente del liceo artistico di Palermo "Eustachio Catalano", Gino Giannetti, insegnate di discipline plastiche, finito al centro di un'indagine della Digos e della Procura. Sono stati gli stessi studenti a segnalare le frasi negazioniste e il preside ha presentato una denuncia alla polizia.

A raccontare l'accaduto è "la Repubblica" di Palermo, alla quale sono arrivate diverse lettere esasperate degli alunni. Il professore li avrebbe invitatiti a iscriversi a Forza Nuova e nei mesi scorsi avrebbe inviato a una studentessa del quinto anno, in conversazione sulla chat Messenger di Facebook, anche dei link molto particolari, con foto e video negazionisti della Shoah. La ragazza ha segnalato il caso a un insegnante e così la vicenda è arrivata al preside, che ha acquisito tutto il materiale diffuso in Rete. Oltre che alla polizia, il caso è stato segnalato all'ufficio scolastico regionale, che ha già avviato un procedimento disciplinare nei confronti del docente. Giannetti è stato escluso dalle commissioni per la maturità. Il negazionismo in Italia è reato dal 2016.