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Padova, visitato e mandato a casa tre volte: 40enne muore di emorragia cerebrale, aperta un'inchiesta

Sei medici sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo, in seguito all'esposto presentato in Procura dai familiari di Andrea Naliato

Padova, visitato e mandato a casa tre volte: 40enne muore di emorragia cerebrale, aperta un'inchiesta - foto 1
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A Schiavonia (Padova) un camionista di 40 anni, Andrea Naliato, è morto di emorragia cerebrale dopo essersi recato per tre volte alla guardia medica e al Pronto soccorso dell'ospedale cittadino.

La Procura ha aperto un'inchiesta, in seguito all'esposto presentato dai familiari, e sei medici sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Naliato è deceduto il 4 novembre.

Come riferisce il Corriere del Veneto, i familiari hanno raccontato che Naliato era stato visitato tre volte: una dalla guardia medica e due presso il Pronto soccorso di Schiavonia per forti dolori e un senso di oppressione a livello del cranio al cranio. Il primo episodio in questo senso si era registrato il 21 ottobre, quando Naliato telefonò al padre e alla fidanzata dicendo che stava partendo da Roma, ma che non si sentiva per niente bene per via di un violento mal di testa.

 

In tutti e tre i casi, però, dopo l'esecuzione di accertamenti clinici, tra cui due tac, e la prescrizione di farmaci per l'abbassamento della pressione, l'uomo era stato rimandato a casa. Il 31 ottobre Naliato si era presentato l'ultima volta al Pronto soccorso. Neanche 48 ore dopo aveva accusato l'ennesimo malore mentre si trovava nella sua casa di Arre (Padova).

 

 

Le indagini Ora i consulenti della Procura dovranno stabilire se il decesso sia sopraggiunto per un imprevedibile decorso clinico o per una sottovalutazione della situazione da parte dei medici.

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