Sanzione di 27 euro

Orbetello, padre aspetta a piedi la figlia sulle strisce davanti alla scuola: vigilessa lo multa

Il genitore contesta la sanzione: "Non c’era spazio sul marciapiede". Previsto un incontro con il comandante della polizia municipale

24 Set 2025 - 15:10
 © Tgcom24

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Un episodio insolito ha sollevato discussioni a Orbetello (Grosseto), davanti alla scuola elementare De Amicis, nel quartiere di Neghelli. Michele Vilardi, 40 anni, gestore di tre distributori di carburante, si era recato come ogni mattina ad accompagnare la figlia di 7 anni, iscritta alla seconda elementare. In attesa che la bambina entrasse a scuola, l'uomo si è fermato sulle strisce pedonali poste davanti all'ingresso. Poco dopo, una vigilessa gli ha contestato la sosta irregolare e ha elevato una multa da 27 euro. Vilardi ha protestato, sostenendo che non si trattava di una sosta con veicolo, ma semplicemente di una breve attesa a piedi. L'episodio ha rapidamente fatto discutere in città e sui social, diventando oggetto di polemiche più ampie sul rapporto tra controlli e buon senso.

La dinamica della multa davanti alla scuola

 Secondo la ricostruzione, la dirigente scolastica aveva già disposto che i genitori non potessero più accedere al piazzale interno dell'istituto. Per questo, le famiglie si trovano costrette a radunarsi lungo via De Amicis, davanti all'ingresso principale. In quella mattina, il marciapiede risultava affollato dagli altri genitori in attesa e, a detta di Vilardi, non c'era spazio per lui. La sua posizione sulle strisce pedonali, spiega, era l'unica possibile per poter vedere la bambina attraversare in sicurezza.

Le ragioni del padre: "Non c'era spazio sul marciapiede"

 "Non sapevo davvero dove mettermi", ha raccontato l'uomo al Corriere Fiorentino, spiegando che la strada era occupata e che il marciapiede non consentiva ulteriori presenze. "Mi sono fermato sulle strisce pedonali, senza dare fastidio a nessuno, solo per aspettare mia figlia". Quando la vigilessa gli ha intimato di spostarsi, Vilardi ha replicato che non era possibile. Da lì la decisione dell'agente di compilare il verbale. "Una sanzione da 27 euro che considero una sciocchezza", ha aggiunto, "ma è una questione di principio: se non posso stare sul marciapiede e neppure sulle strisce, dove dovrei aspettare mia figlia?".

La replica della vigilessa e l'intervento dei colleghi

 Durante il confronto, Vilardi ha raccontato di aver iniziato a riprendere la scena con il cellulare. A quel punto, uno degli agenti intervenuti gli avrebbe chiesto di interrompere le riprese, arrivando anche a togliergli momentaneamente il telefono. Il dispositivo gli è stato restituito poco dopo. La polizia municipale, al momento, non ha diffuso una nota ufficiale sul caso, ma la vicenda ha sollevato interrogativi sulle modalità di applicazione del regolamento e sul margine di discrezionalità degli agenti in situazioni particolari.

Le conseguenze: polemica e incontro con il comandante

 Il caso ha suscitato un'ondata di commenti e reazioni, sia tra i genitori della scuola sia online, dopo che lo stesso Vilardi ha raccontato l'accaduto anche sui social. L'uomo ha fatto sapere che giovedì è previsto un incontro con il comandante della polizia municipale per chiarire la situazione. "Non voglio creare tensioni, ma credo sia necessario ragionare su come vengono gestiti certi controlli", ha dichiarato. Intanto, il dibattito resta aperto a Orbetello, con molti cittadini che si interrogano sul bilanciamento tra regole di sicurezza e buon senso.

Cosa prevede il Codice della Strada

 Il Codice della Strada disciplina in maniera distinta veicoli e pedoni. L’articolo 158 vieta la sosta e la fermata dei mezzi sugli attraversamenti pedonali, mentre l’articolo 190 riguarda il comportamento dei pedoni: è vietato sostare o indugiare sulla carreggiata senza necessità, perché ciò può intralciare il traffico e creare pericolo. Nel caso di Orbetello, la contestazione mossa al padre rientra in questa seconda disposizione: la sua presenza sulle strisce pedonali, anche se a piedi e non a bordo di un veicolo, è stata interpretata come violazione dell’articolo 190. Proprio questo punto ha sollevato polemiche e dubbi sull’applicazione delle regole, considerando che l’uomo era fermo solo per attendere l’ingresso della figlia a scuola.

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