Il giovane scrive una lettera alla Procura generale, alla Procura ordinaria, alla Corte d'assise e alla Corte d'appello per dire che è "sinceramente pentito". Il processo di secondo grado era previsto a novembre
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Colpo di scena nel caso dell'omicidio di Giulia Cecchettin: Filippo Turetta, condannato all'ergastolo in primo grado per il delitto, rinuncia al processo d'Appello. Il giovane ha inviato alla Procura generale, alla Procura ordinaria, alla Corte d'Assise e alla Corte d'Appello una lettera scritta a mano, nella quale comunica la sua decisione di rinunciare all'Appello dicendosi "sinceramente pentito", e cercando di dimostrare che non sta cercando sconti di pena.
L'inizio del processo di secondo grado era previsto per il 14 novembre. I suoi legali avevano impugnato la sentenza di primo grado contestando il fatto della premeditazione: Turetta, avevano detto i suoi avvocati, non avrebbe progettato l'omicidio ma avrebbe agito d'impeto. I giudici della Corte d'assise che l'ha condannato hanno invece affermato che il delitto venne preparato con cura e che Turetta scrisse anche una lista delle "cose da fare" in vista dell'omicidio. Era invece stata esclusa l'aggravante della crudeltà.