Napoli, nozze si trasformano in focolaio: 44 positivi al coronavirus
Il matrimonio è stato celebrato nel Comune flegreo di Monte di Procida ma la festa è stata organizzata nella vicina Bacoli: le comunità in allarme, i sindaci chiudono le scuole
Una festa di matrimonio da 76 invitati - non 200 come era circolato in un primo momento - si è trasformata in un focolaio nel Comune flegreo di Monte di Procida. Per ora i positivi ufficiali sono 44, tutti asintomatici. La festa per le nozze si è svolta nel vicino paese di Bacoli. Entrambi i sindaci hanno applicato misure restrittive fino a quando non sarà chiara l'estensione precisa del contagio. A Monte di Procida chiuse scuole, parchi pubblici, sale giochi e circoli per anziani fino a martedì 13 ottobre.
Situazione difficile - Il sindaco montese Giuseppe Pugliese ha vietato anche le attività sportive sia agonistiche che amatoriali e le feste private in casa con più di 10 partecipanti. Misure rese necessarie dai numeri: in pochi giorni i positivi legati all'evento nuziale residenti in città sono diventati 35 (il totale sale a 45 considerando gli abitanti di altri comuni), un numero più che doppio rispetto ai contagi registrati in paese negli ultimi due mesi, 14. Vista la gravità della situazione, l'Asl Napoli 2 Nord ha allestito nella sede del comune un punto straordinario dove effettuare i tamponi.
Preoccupazione a Bacoli - Stesso livello di allarme nella vicina Bacoli, dove si è tenuto il banchetto. Il primo cittadino Josi Gerardo Della Ragione ha emesso un'ordinanza con cui tutti i plessi scolastici del territorio resteranno chiusi a partire da lunedì 12 ottobre. "Una misura di natura precauzionale - spiega il sindaco - che adotto per permettere alla nostra gente, ed in particolare alle mamme ed ai papà, di attendere con maggiore serenità gli esiti dello screening di queste ultime ore e dei prossimi giorni".
Scuole paralizzate - Le difficoltà più gravi si registrano nelle scuole, come ha ammesso il sindaco di Monte di Procida: "Ho dovuto chiudere le scuole perché dai dati che ho ricevuto dai dirigenti scolastici risulta che il 50% dei docenti è in isolamento fiduciario domiciliare in attesa di effettuare il tampone o di conoscere eventuale positività di un familiare. Impossibile svolgere attivita' didattica in simile situazione".
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