Napoli, ancora dramma sul lavoro: a Pompei due operai precipitano da 15 metri
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L’incidente è avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria. I due operai lavoravano su un impianto di telecomunicazioni quando il carrello elevatore ha ceduto. Entrambi sono in prognosi riservata
Due operai sono rimasti gravemente feriti mentre eseguivano lavori su un impianto di telecomunicazioni a Pompei, in provincia di Napoli. L’incidente è avvenuto nella mattinata del 28 luglio in viale dell’Unità d’Italia, nei pressi della stazione ferroviaria. Secondo quanto emerso, i due uomini si trovavano su un carrello elevatore a circa 15 metri di altezza quando, per cause ancora in fase di accertamento, il cestello ha ceduto facendo precipitare entrambi nel vuoto. Sono intervenuti i soccorsi del 118, la polizia di Stato e la polizia locale. I feriti sono stati trasportati d'urgenza all'Ospedale del Mare di Napoli, dove entrambi sono ricoverati in prognosi riservata. L'incidente a pochi giorni dalla tragica morte di tre lavoratori caduti da un ponteggio al Rione Alto di Napoli.
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La prima ricostruzione dell’accaduto parla di un cedimento strutturale del braccio idraulico del carrello elevatore su cui stavano lavorando i due operai. Il macchinario, utilizzato per raggiungere la sommità dell’impianto di telecomunicazioni, si sarebbe improvvisamente inclinato, provocando la caduta. La Polizia ha delimitato l’area per consentire i rilievi, mentre la Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo per verificare eventuali responsabilità. Non è chiaro al momento se i due operai fossero dotati di dispositivi di protezione individuale, come casco e imbracatura.
I soccorritori del 118 hanno prestato i primi soccorsi sul luogo della caduta prima di trasferire i due lavoratori in ospedale. Le condizioni di uno dei due sono apparse subito critiche, tanto che è stato ricoverato con prognosi riservata. Anche l'altro, ricoverato, come il compagno, all'Ospedale del Mare, è in prognosi riservata e presenta gravi traumi. Indossavano entrambi casco e imbragatura e uno dei due sarebbe finito sui binari. Tutti e due sono originari del Napoletano: uno è di Pozzuoli e l'altro di Caivano. I medici stanno monitorando costantemente il quadro clinico. I nomi dei due operai non sono stati ancora resi noti.
La Procura di Torre Annunziata ha disposto l’acquisizione del mezzo coinvolto e delle immagini di videosorveglianza dell’area. Gli investigatori vogliono capire se ci siano stati malfunzionamenti o carenze nei dispositivi di sicurezza. Particolare attenzione sarà dedicata alla documentazione sulla manutenzione del carrello elevatore e sulle condizioni del cantiere. In parallelo, saranno ascoltati i responsabili della ditta per cui lavoravano i due operai, oltre ad eventuali testimoni oculari dell’accaduto.
Il drammatico incidente di Pompei si aggiunge alla tragedia di venerdì scorso a Napoli, dove tre operai hanno perso la vita cadendo da un ponteggio mentre lavoravano su una facciata nel Rione Alto. Secondo quanto ricostruito, il montacarichi su cui si trovavano si è capovolto, facendo precipitare i lavoratori da un’altezza di circa 20 metri. Due delle tre vittime erano impiegate in nero e nessuno indossava i dispositivi di protezione. Il caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei cantieri e sui controlli previsti per l’edilizia.
Nella giornata di domenica, la Procura di Napoli ha notificato quattro avvisi di garanzia per la morte dei tre operai del Rione Alto. Tra i destinatari figurano gli imprenditori Vincenzo Pietroluongo e Carlo Napolitano, insieme a Luca Luciani e Gianluca Di Franco. Le accuse riguardano l’omicidio colposo plurimo. Martedì sarà conferito l’incarico per eseguire le autopsie sulle salme delle tre vittime. L’inchiesta, condotta dal pm Stella Castaldo e dal procuratore aggiunto Antonio Ricci, punta a verificare la regolarità del cantiere e l’idoneità del macchinario coinvolto nella caduta.