L'anziana morta sul colpo

Milano, arrestati in un campo Rom i minorenni dell’auto pirata che ha ucciso Cecilia De Astis: sono tutti sotto i 14 anni

Individuati e fermati i quattro bambini che l’11 agosto hanno travolto e ucciso una donna di 71 anni in via Saponaro, a Milano. Nessuno di loro è imputabile

12 Ago 2025 - 10:21
 © Ansa

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Sono stati arrestati i quattro bambini che erano a bordo della vettura che l'11 agosto, nel quartiere Gratosoglio di Milano, ha travolto e ucciso Cecilia De Astis, 71 anni. L'anziana stava attraversando via Saponaro sulle strisce pedonali, i quattro dopo l'incidente si sono dati alla fuga. Poche ore dopo, le indagini hanno portato all'arresto dei quattro responsabili: tre maschi e una femmina, tutti sotto i 14 anni, rintracciati in un campo rom. Viaggiavano a bordo di una Citroen DS4 con targa francese, rubata il giorno prima a un turista. Dopo l'impatto mortale, avevano abbandonato il mezzo e si erano dati alla fuga a piedi senza prestare soccorso. Vista la giovane età nessuno di loro è imputabile.

Il maggiore dei bambini ha solo 13 anni

 Hanno un'età compresa tra gli undici e i 13 anni anni i quattro minori rintracciati dalla Polizia locale di Milano per l'investimento di Cecilia De Astis. Due di loro loro sono fratelli. La più giovane è una ragazzina che ha undici anni. Sono stati trovati in un accampamento di nomadi in via Salvanesco, alla periferia di Milano. Della loro posizione si occuperà la Procura dei Minori di Milano anche se i quattro non sono imputabili non avendo ancora 14 anni.

L'incidente in via Saponaro: la dinamica

 La tragedia è avvenuta poco prima di mezzogiorno. La Citroen DS4, lanciata ad alta velocità verso il centro città, ha perso il controllo in curva, oltrepassando il cordolo stradale e invadendo l'area verde che separa la carreggiata dalla sede tranviaria. L'auto ha travolto Cecilia De Astis, che secondo le prime ricostruzioni stava attraversando sulle strisce pedonali, e ha tranciato un cartello stradale prima di arrestarsi con la parte anteriore distrutta. L'impatto è stato violentissimo: il corpo della vittima è stato sbalzato di alcuni metri. I soccorritori, giunti con ambulanza e automedica, hanno tentato manovre di rianimazione, ma per la donna non c'era più nulla da fare.

La fuga e il ritrovamento dei responsabili

 Dopo lo schianto, i quattro occupanti – tre bambini e una bambina, tutti sotto i 14 anni – sono scesi dal veicolo e si sono allontanati rapidamente a piedi, lasciando l'auto sul posto. Le telecamere di sorveglianza della zona hanno ripreso la scena e fornito elementi decisivi per rintracciarli. Secondo le indagini della Polizia Locale, sono stati localizzati in un campo rom della periferia e fermati. Le identificazioni e le perquisizioni sono in corso. La loro età li rende non imputabili ai sensi della legge italiana.

La macchina rubata a un turista francese

 La Citroen DS4 era stata rubata il giorno precedente a un ventenne francese, arrivato a Milano con tre amici per una breve vacanza. L'auto, con targa francese, era stata sottratta a pochi chilometri dal luogo dell'incidente. Gli inquirenti stanno ricostruendo le ore precedenti allo schianto per capire cosa abbiano fatto i ragazzi con il veicolo rubato e se vi siano altre responsabilità. La Procura di Milano contesta l'omicidio stradale aggravato dall'omissione di soccorso e il furto dell'auto, ma il fascicolo passerà alla Procura per i Minori per la valutazione delle misure applicabili.

I familiari di Cecilia De Astis avevano lanciato un appello: "Costituitevi"

 Uno dei figli della vittima ha parlato ai microfoni del Tgr Lombardia lanciando un appello diretto: "Fatevi un esame di coscienza. Tutti hanno fatto bravate, ma non così". Parole dure, pronunciate con il dolore di chi ha perso una madre in modo improvviso e drammatico. Cecilia De Astis, originaria di Ruvo di Puglia, aveva compiuto 71 anni a giugno e viveva da decenni a Milano, dove aveva lavorato nel cotonificio Cederna. 

Perseguibilità penale dei minori – Cosa prevede la legge italiana

 In Italia, un minore sotto i 14 anni è considerato assolutamente non imputabile: in base all'articolo 97 del Codice Penale, chi commette un reato prima del compimento di tale età non può essere sottoposto a processo penale. Il legislatore presume una incapacità giuridica assoluta di comprendere pienamente le conseguenze delle proprie azioni. Tuttavia, il Tribunale per i Minorenni può disporre misure di sicurezza o interventi di natura educativa, come il collocamento in comunità o la libertà vigilata, nei casi di particolare gravità o pericolosità sociale. Per i minori tra i 14 e i 18 anni, invece, l'imputabilità viene valutata caso per caso, verificando la capacità di intendere e di volere al momento del fatto.

Le ipotesi di reato e il ruolo della Procura per i Minori

 Il pm di turno, Enrico Pavone, ha aperto un fascicolo per omicidio stradale aggravato e furto d'auto. La giovanissima età dei responsabili rende il caso complesso sotto il profilo giudiziario: pur non potendo essere processati penalmente, i quattro potrebbero essere sottoposti a provvedimenti di tutela e rieducazione da parte della giustizia minorile. Gli investigatori proseguono l'analisi delle telecamere per chiarire ogni dettaglio della fuga e verificare eventuali precedenti.

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