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Mestre, migrante vuole integrarsi e pulisce la strada: prima la multa da 350 euro poi la retromarcia dei vigili (e le scuse)

Un avvocato aveva lanciato un appello per aiutarlo a pagare la sanzione. Ma la polizia municipale ha ritirato il verbale: "Punizione eccessiva ma eravamo stati chiamati dai cittadini"

Mestre, migrante vuole integrarsi e pulisce la strada: prima la multa da 350 euro poi la retromarcia dei vigili (e le scuse) - foto 1
tgcom24

A Mestre, un giovane nordafricano, Monday, è stato multato per aver pulito volontariamente le strade della città.

Dovrà così pagare 350 euro perché "sprovvisto di autorizzazione dall'amministazione comunale". E dire che lui voleva rendersi utile, aiutare la società e non dover chiedere l'elemosina. I vigili mestrini, chiamati da alcuni cittadini, lo hanno sanzionato. Ma dopo il clamore della vicenda hanno fatto retromarcia: "Punizione eccessiva".

L'appello online per aiutare Monday - Il primo a prestare aiuto a Monday era stato Matteo D'Angelo, legale mestrino che l'ha trovato per strada in lacrime, dopo aver ricevuto la multa. D'Angelo aveva da subto capito che la multa era contestabile: "Non si parla di ostruzione della strada, né di questua o di degrado. Monday segnala la sua presenza indossando un gilet catarifrangente e non usa neppure detergenti, che potrebbero rappresentare un problema se fossero chimici. Nel regolamento comunale non mi pare ci siano gli estremi per un simile accanimento".

"Il vigile è inesperto, sanzione eccessiva" - E dopo le proteste arriva anche il dietro front da parte della polizia municipale che ha annunciato il ritiro della multa. La polizia ha spiegato che in centrale sono giunte quattro telefonate di cittadini in difesa del giovane immigrato. Il comando ha ritenuto di ritirare il provvedimento giudicandolo eccessivo rispetto alla "norma sui lavori in strada" prevista dal regolamento comunale. Di fatto l'operato del ragazzo è stato equiparato - anche se le regole sono differenti - alla pulizia obbligatoria dei plateatici dei locali pubblici e quella volontaria degli stessi cittadini che spazzano il marciapiede davanti casa. Il controllo della pattuglia era stato originato, tra l'altro, dalla segnalazione di alcuni residenti che non avrebbero gradito la presenza dello straniero. Sulla decisione di fargli la multa avrebbe influito anche l'inesperienza dei vigili, freschi di assunzione, e la loro non perfetta conoscenza dei 'codicilli' del regolamento.