Speciale Il delitto di Garlasco
A "MATTINO CINQUE"

Garlasco, lettera di minacce a Lovati e al legale Gallo: "Meglio che stai zitto"

L'avvocato di Massimo Lovati, Fabrizio Gallo, mostra la lettera in diretta a "Mattino Cinque": "Sono preoccupato"

10 Nov 2025 - 12:37
 © Da video

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"Certo che sono preoccupato, ho una famiglia". Con queste parole l'avvocato Fabrizio Gallo racconta di aver ricevuto una lettera di minacce, rivolta a lui e al suo assistito Massimo Lovati, ex legale del nuovo indagato per il delitto di Garlasco Andrea Sempio. Sul foglio mostrato a "Mattino Cinque", che i legali si sarebbero ritrovati sotto la porta dello studio di Lovati, c'era scritto con ritagli di giornale e in dialetto: "L'emei che ra sta cui", ovvero, "è meglio che stai zitto".


"È un atto di intimidazione e non è il primo, sono una serie di atti", dice ancora Gallo, e racconta di episodi in cui si è sentito poco al sicuro. Tra questi, uno in particolare lo ha allarmato: avrebbe accompagnato il suo assistito Massimo Lovati alle poste, e sarebbe stato riconosciuto. "Si avvicina un signore - racconta -, che è un signore perbene, mi saluta, dice: 'La sto vedendo in tv, io la seguo. Posso dire una cosa avvocato? Deve stare attento perché prima o dopo le tirano due botte'". Il sospetto del legale è che la minaccia possa essere legata al caso di corruzione che ha visto coinvolto il padre di Andrea Sempio, Giuseppe, ora indagato insieme all'ex procuratore Mario Venditti. "Io credo che sia molto correlata al fatto che, io non so cosa sappia Lovati, ma so che lui voleva chiarire alcune circostanze relative alle somme di denaro. Perché lì secondo me c'è la questione relativa anche alla corruzione. Lui sarebbe andato a dire la sua verità. Lovati ritiene che alcuni non hanno detto la verità".

"Sono venuto qua per dare un supporto, se sono in grado di poterlo dare. Ma siccome questo supporto dal secondo giorno che sto qui hanno cercato di ostacolarlo, mi hanno cercato di osteggiare... - si sfoga Gallo -. Tant'è che io stavo lasciando la difesa per tutta una serie di cose che sono state dette, che sono cose vergognose, sul mio conto. Sono andato avanti perché Lovati mi ha detto: 'Tu mi devi aiutare'".