a "Realpolitik"

Maschilisti anonimi, uomini in cura dal machismo

L’inviata di "Realpolitik" incontra l’insegnante e alcuni partecipanti di un corso di autocoscienza

04 Dic 2025 - 09:55
 © Da video

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"Mettiamo le sedie in cerchio e osserviamo un minuto di silenzio. Alla fine, chi desidera può prendere la parola e condividere ciò che sta vivendo". Con questo semplice rituale si apre il percorso di autocoscienza maschile a cui ha preso parte l’inviata di "Realpolitik": un incontro dedicato agli uomini che cercano di liberarsi da schemi interiorizzati, retaggi culturali e comportamenti riconducibili al machismo.

A spiegare lo spirito dell’iniziativa è il formatore che guida il gruppo: "L’obiettivo è rimettere in moto il confronto. Gli uomini, di solito, non si raccontano, si chiudono, trattengono. Qui proviamo a creare uno spazio dove questo non accada".

Poi la parola passa ai partecipanti, che iniziano a scandire – uno dopo l’altro – i nodi irrisolti del proprio vissuto. "Quando sono arrivato avevo dentro un groviglio antico, che mi porto dietro dall’adolescenza", confida uno di loro. "La società pretende che i maschi rispecchino modelli duri, granitici, che a me sono sempre andati stretti. Mi sono accorto di quanto mi condizionassero".

Un altro uomo interviene raccontando la difficoltà di gestire i conflitti affettivi: "Quando discuto con la mia compagna mi capita di alzare la voce, di perdere il controllo, e finisco per creare un muro tra noi. Sono automatismi che scattano senza che me ne renda conto, e dei quali poi mi vergogno profondamente".

In questo clima sospeso tra confessione e riflessione, il gruppo prova a smontare pezzo dopo pezzo quei comportamenti che, troppo spesso, passano sotto silenzio e che qui, invece, diventano finalmente nominabili.