Contestata al 19enne l'aggravante della crudeltà: dopo le sassate potrebbe averla sepolta viva sotto una montagna di rifiuti
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Dopo aver ucciso Martina Carbonaro è andato a casa, ha fatto una doccia ed è uscito con gli amici. Alessio Tucci, l'ex della ragazzina, si è anche preoccupato di liberarsi della maglietta bianca che indossava, presumibilmente sporca del sangue della sua vittima. Tutto questo lo ha raccontato lo stesso 18enne, reo confesso del delitto di Afragola. Dopo essere stato arrestato, il giovane ha infatti ricostruito così davanti agli inquirenti le ore successive all'omicidio.
Il giovane, scrive il "Corriere della Sera", ha fatto di tutto per evitare che gli investigatori arrivassero a lui dopo il ritrovamento del cadavere: ha cancellato le chat con la ragazza, che adesso dovranno essere recuperate, ha provato a nascondere il cellulare di Martina. Tutto è stato inutile dal momento che ai carabinieri sono bastate le immagini delle telecamere di sorveglianza di Afragola per sospettare di lui. I filmati lo mostrano mentre cammina con Martina, arriva con lei alla stradina che porta alla vecchia casa del custode del campo di calcio e, successivamente, esce da solo da quella casa.
Successivamente si verrà a conoscere l'orribile delitto che è stato commesso dentro quelle mura. Con un dettaglio raccapricciante ipotizzato dal pubblico ministero della Procura di Napoli Nord Alberto Della Valle, che mercoledì notte ha disposto il fermo di Tucci per omicidio volontario e occultamento di cadavere: al medico legale incaricato dell'autopsia infatti il pm chiederà se la ragazzina respirava ancora quando il giovane le ha gettato addosso un cumulo di detriti e un armadio. Insomma, se ci sia stata un'agonia prima della morte e se Martina avrebbe potuto essere salvata dopo le sassate.
Nel provvedimento il pm ha aggiunto anche l'aggravante della crudeltà per i ripetuti colpi sferrati contro la ragazzina quando era ormai inerme. Nel documento si parla infatti di "spiccata personalità trasgressiva e incontenibile dell'indagato" e si dice che, quando ha colpito e ucciso la ragazza, Tucci "scatenava una forza micidiale".