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Pesaro, assegnato il cognome materno a un minore: prima volta in Italia

Nella sentenza del Tribunale marchigiano si cita la recente decisione della Corte Costituzionale di abolire l'automatismo sul cognome paterno ai figli

29 Apr 2022 - 17:32
 © ansa

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Il Tribunale di Pesaro ha assegnato il cognome materno a un minore. Arriva dunque dalle Marche la prima applicazione di ciò che la Corte Costituzionale ha recentemente sancito: "Stop all'automatismo sul cognome paterno ai figli, metterli entrambi". Così per la prima volta in Italia il 28 aprile i magistrati hanno accolto il ricorso presentato da una madre che chiedeva il riconoscimento anche del proprio cognome al figlio, nonostante l'opposizione del padre.

Il minore ha adesso il doppio cognome - Secondo i legali della donna si tratta della prima decisione di questo tipo a livello nazionale dopo la pronuncia storica della Consulta, che "viene espressamente richiamata nel decreto del Tribunale di Pesaro, il quale ha ordinato all'Ufficiale dello Stato civile del Comune ove risiede il minore la modifica dello stato di nascita, aggiungendo il cognome materno".

In Italia la battaglia sul cognome materno inizia più di vent'anni fa - Una coppia di coniugi Luigi Fazzo e Alessandra Cusan, avrebbe voluto assegnare ai figli esclusivamente il cognome della madre. Una possibilità che i tribunali italiani gli hanno sempre negato. Persino la Corte Costituzionale nel 2006 aveva chiesto al Parlamento d'intervenire senza cassare la norma "ingiusta", come invece ha fatto oggi. Da lì la decisione di portare per primi la questione davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Nel 2014 il Tribunale di Strasburgo gli dà ragione e condanna l'Italia per aver impedito l’attribuzione del cognome materno ai loro ragazzi. "Una decisione clamorosa, che da allora ha pesato moltissimo nelle aule di giustizia. Non sul Parlamento che non si è mosso, per maschilismo, per disinteresse. Fino alla decisione storica di questa Consulta, che ha ribaltato il verdetto del 2006", spiega Fazzo al quotidiano la Repubblica all'indomani delle novità introdotte in materia non nascondendo commozione e soddisfazione.

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