Il 50enne è stato trovato dai colleghi all’interno di un'insilatrice. Inutili i soccorsi. Indagini in corso per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente
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Tragedia sul lavoro questa mattina a Canneto sull'Oglio, nel Mantovano. Un operaio agricolo italiano di 50 anni è deceduto dopo essere caduto all'interno di un'insilatrice, il macchinario utilizzato per trasportare il trinciato nei silos. A scoprire quanto accaduto sono stati i suoi colleghi, allarmati dalla sua improvvisa scomparsa mentre lavorava nei pressi del dispositivo. I soccorsi sono giunti sul posto tempestivamente, ma per l'uomo non c'era più nulla da fare. Le forze dell'ordine e i tecnici dell'Ats Valpadana stanno ora cercando di ricostruire con esattezza l'accaduto. Un dramma che richiama alla memoria altri recenti episodi di morti bianche in Italia, come il caso dei due operai caduti in una cisterna nel Veneziano.
L'incidente si è verificato nelle prime ore del mattino. I colleghi dell'operaio, notando la sua assenza prolungata mentre lavorava intorno al macchinario, hanno immediatamente sospettato qualcosa di grave. Dopo averlo cercato senza successo nei dintorni, si sono avvicinati all'insilatrice, dove hanno fatto la tragica scoperta. È scattata così la chiamata al 118, che ha inviato sul posto un'ambulanza e un'automedica. Nonostante i tentativi di rianimazione, il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso. L'intera area è stata isolata per consentire gli accertamenti delle autorità.
L'insilatrice è un macchinario elevatore progettato per convogliare materiali trinciati, come mais o foraggio, nei silos. Si tratta di uno strumento potente, composto da ingranaggi in movimento che possono rivelarsi estremamente pericolosi in caso di malfunzionamenti o di errori umani. In particolare, la sua struttura aperta e i meccanismi di trasporto interno rendono necessarie rigide misure di sicurezza. In assenza di protezioni adeguate o di sistemi di blocco automatico, il rischio di incidenti è elevato, come purtroppo dimostrato da questo caso.
L'episodio di Canneto sull'Oglio non è purtroppo isolato. Nelle ultime settimane il territorio mantovano ha registrato altri gravi incidenti sul lavoro in ambito agricolo e industriale. A fine luglio, a Bagnolo Mella, un operaio ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da un muletto. A maggio, sempre a Canneto sull'Oglio, un lavoratore di 54 anni ha riportato ustioni gravi a causa di un'esplosione in un impianto. Questi fatti riaccendono il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nei settori ad alto rischio come l'agricoltura, dove l'interazione con macchinari complessi è quotidiana.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Viadana, oltre ai vigili del fuoco e ai tecnici del servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Ats Valpadana. Gli inquirenti stanno analizzando l'area e acquisendo testimonianze per determinare se l'incidente sia stato causato da una manovra errata, da un malfunzionamento del macchinario o da eventuali carenze nei protocolli di sicurezza. È stata anche avviata una verifica sulla documentazione aziendale relativa alla manutenzione delle attrezzature e alla formazione del personale. Al momento, non sono stati resi noti ulteriori dettagli.
Il territorio del Mantovano è storicamente caratterizzato da un'economia fortemente legata all'agricoltura, con numerose aziende attive nella produzione intensiva e nella trasformazione dei prodotti. La presenza di macchinari agricoli sofisticati, se da un lato ha aumentato la produttività, dall'altro ha comportato un incremento delle situazioni potenzialmente pericolose. Secondo i dati dell'Inail, il settore agricolo è tra i più colpiti per numero di infortuni gravi e mortali. L'episodio odierno si inserisce quindi in un quadro complesso che richiede interventi sistematici sul fronte della formazione, dei controlli e della prevenzione.