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Treno deragliato nel Milanese, la difesa di Ferrovie: indagare sui freni

Nel mirino è finito il sistema frenante del terzo vagone, il primo a uscire dai binari

Treno deragliato nel Milanese, la difesa di Ferrovie: indagare sui freni - foto 1
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La difesa di Rete Ferroviaria Italiana è pronta a chiedere ai pm di effettuare accertamenti tecnici anche sui freni del treno deragliato il 25 gennaio a Pioltello, nel Milanese.

Nel mirino è finito in particolare il sistema frenante del terzo vagone, il primo a uscire dai binari. La richiesta sarebbe stata avanzata dopo l'ipotesi secondo cui i freni erano obsoleti e dovrebbero essere annoverati tra le cause dell'incidente.

L'avvocato Amodio, che rappresenta Rfi, ha incontrato i pm Leonardo Lesti e Maura Ripamonti, titolari assieme all'aggiunto Tiziana Siciliano dell'inchiesta sul disastro ferroviario che vede indagate otto persone, tra vertici e quadri di Rfi e Trenord, e le due società.

Tra gli elementi che devono essere valutati nell'inchiesta, a detta dei legali di Rfi - oltre alle condizioni del giunto sulla rotaia "incriminata", dove è stata anche posta una tavoletta di legno "tampone", e dunque oltre a eventuali carenze nella manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria - ci sono anche quelli che riguardano il treno: i carrelli dei vagoni, i freni e le ruote. Per la difesa di Rfi va analizzato "lo scenario complessivo".

Secondo le prime consulenze degli esperti della difesa di Rfi, bisogna verificare se il sistema frenante, in particolare quello del terzo vagone (i primi due sono passati sulla rotaia, da cui si è staccato un pezzo di 23 centimetri, senza deragliare), fosse obsoleto rispetto ad altri freni utilizzati su convogli più moderni. Per quanto riguarda le ruote, poi, bisognerà verificare, sempre secondo la difesa di Rfi, che non si fossero "ovalizzate", ossia usurate in un modo tale da creare delle angolature.

La difesa di Rfi vuole anche capire in che forma verranno effettuati nei prossimi giorni tutti gli accertamenti tecnici, dopo la fase di rimozione del binario e dei vagoni. Le operazioni di questi giorni sono state svolte nella forma di accertamenti tecnici irripetibili (ossia alla presenza anche dei consulenti delle difese).

Le fasi delle analisi specifiche sui pezzi tagliati e trasportati in un deposito potrebbero essere effettuate con la stessa modalità dell'accertamento irripetibile o anche con un incidente probatorio per "cristallizzare" le prove in vista del processo.

Intanto a Treviglio (Bergamo) la polizia locale ha iniziato, già nei giorni scorsi, ad ascoltare decine di passeggeri del treno, i quali a verbale hanno raccontato le fasi drammatiche dell'incidente.