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No vax progettavano violenze: otto indagati | Le chat: "Facciamo esplodere il Parlamento, abbiamo anche l'indirizzo di Draghi"

Blitz della polizia in varie città per perquisire membri di gruppi contrari al vaccino anti-Covid. Trovate anche armi

La polizia ha eseguito perquisizioni in varie città nei confronti di attivisti No vax, che su un gruppo Telegram avevano ipotizzato di compiere azioni violente nel corso delle manifestazioni contro il governo. Otto persone, tra cui cinque donne, sono state denunciate per istigazione a delinquere aggravata. Nelle chat affermavano di conoscere l'indirizzo di Mario Draghi ed esortavano a "radere al suolo il Parlamento con tutti loro dentro".

Durante i controlli, gli agenti hanno trovato armi da fuococoltelli e bastoni. Le perquisizioni sono scattate a Milano, Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia. Oltre alle abitazioni, sono stati controllati anche pc, cellulari, tablet e account social. Le indagini, coordinate dalla Procura di Milano, sono state condotte dalla Digos e dalla polizia postale.

 

 

Gli indagati (5 donne e 3 uomini) sono membri attivi di un gruppo Telegram denominato "I guerrieri", nel quale venivano progettate azioni violente da realizzare - anche con l'uso di armi ed esplosivi fai da te - in occasione delle manifestazioni "No Green pass" organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quella in programma nella Capitale per le giornate dell'11 e 12 settembre.

 

Le minacce di violenza nelle chat - "Quando andremo a Roma, i primi da aggredire sono i giornalisti", si legge in alcune chat. Gli otto No vax indagati hanno invitato a "usare le molotov" (che non risulta possedessero) per "far saltare i furgoni delle tv". Secondo quanto riferito in Questura a Milano, "per la stampa, ritenuta asservita al regime,  nutrivano un vero e proprio odio".

 

L'indirizzo di Draghi e le minacce al Parlamento - In un messaggio diffuso dalla polizia, un attivista No vax ha fornito l'indirizzo dell'abitazione del premier Mario Draghi, precisando la provenienza da una "fonte non sicura". In un altro passaggio delle chat, un utente progetta un attacco al Parlamento attraverso "un piccolo drone pilotato a distanza da uno dei tetti di Roma. Un 500 grammi di tritolo e lo lasci cadere durante una seduta. Non resterà nessuna prova e farà il suo effetto".

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