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Milano, sale sul pulpito durante la messa e bestemmia: arrestato

Eʼ successo nella parrocchia Beata Vergine Immacolata e SantʼAntonio di Viale Corsica. Il 20enne egiziano ha opposto resistenza agli agenti

parrocchia Beata Vergine Immacolata e Sant'Antonio
Dal Web

E' stata una messa alquanto movimentata quella celebrata la sera dell'Epifania nella parrocchia Beata Vergine Immacolata e Sant'Antonio di Viale Corsica a Milano. I fedeli sono rimasti scandalizzati quando a un certo punto un ragazzo si è presentato sull'altare mentre il prete celebrava ed ha insultato tutte le persone per poi concludere con una bestemmia. Sono stati immediatamente allertati gli agenti della polizia che lo hanno raggiunto e fermato.

Poco prima delle 18 il 113 ha ricevuto la chiamata di alcune persone presenti alla messa le quali hanno riferito quanto accaduto. Un ragazzo di circa 20 anni si era presentato sull'altare e ha iniziato a dare in escandescenze apostrofando tutti i fedeli con frasi come "siete figli di tr..." e "andate a fare in...". Al termine, sempre urlando, è arrivata la bestemmia. Il momento di scandalo è durato giusto il tempo di fare il numero del pronto intervento e una volante si è subito presentata davanti al sagrato. Nelle vicinanze della chiesta è stato fermato il bestemmiatore.

 

Si trattava di un ragazzo di origini egiziane già noto alla polizia come "soggetto molesto". Il 20enne ha opposto resistenza durante il controllo degli agenti e per questo è stato fermato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e portato in Questura in via Fatebenefratelli. Durante la perquisizione, poi, gli sono stati trovati addosso alcuni grammi di droga superiori ai limiti di legge facendo così scattare anche la denuncia per spaccio di stupefacenti.

 

Ma l'egiziano sarà punito anche per quando fatto in chiesa visto che ha violato l'articolo 724 del codice penale, quello che appunto punisce chiunque "bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità". Un reato depenalizzato dal 1999 che prevede una sanzione pecuniaria: per lui uno "scherzo" da 102 euro.

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